Baretta incassa l'appoggio della sinistra: sarà candidato unico

Giovedì 5 Marzo 2020
Da sinistra Ugo Bergamo, Gianfranco Bettin e Pierpaolo Baretta
VENEZIA - Mentre alcune civiche hanno deciso di andare da sole al primo turno delle prossime amministrative, la sinistra ha deciso di procedere senza esitazioni a sostenere Pier Paolo Baretta e di cominciare la campagna elettorale che porterà i veneziani e i mestrini al voto per fine maggio, a meno che l’emergenza coronavirus non detti nuove date anche per la politica, costringendo a rinviare l’appuntamento. “Il nostro impegno per la città” che riunisce Articolo 1, Europa Verde, Possibile, Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana, ha rotto gli indugi e ha stabilito, nella sua ultima riunione, di andare unita alla coalizione che sostiene il sottosegretario all’Economia nella corsa per diventare sindaco di Venezia. I punti fondamentali del programma sono stati accolti e condivisi dall’ex segretario della Cisl, ora ci sono solo alcune cose da chiarire entro fine settimana ma il percorso, ormai, è deciso. Anzi, è stata pure costituita la nuova lista “Verde e Progressista” che si presenterà alle elezioni comunali a fianco dei simboli delle altre forze del centrosinistra, in primo luogo il Pd e i moderati di Venezia è Tua, Più Europa, Italia in Comune e Italia Viva. «La nostra lista unisce ecologisti e attivisti per i diritti civili e sociali - affermano gli esponenti della sinistra veneziana -. Promossa dall’European Green Party, da Europa Verde di Venezia e dalle forze della sinistra si pone come l’ala ecologista e di sinistra della coalizione che ha per candidato a sindaco Pier Paolo Baretta». Ne fanno parte molte donne e giovani aderenti ai movimenti contro i cambiamenti climatici, e attivisti e amministratori molto presenti soprattutto nei quartieri e sestieri della città: «È aperta a chiunque condivida le priorità ambientali, la necessità di ripristinare gli organi di autogoverno delle varie parti di città, vale a dire le Municipalità, e che sia consapevole che bisogna unire le forze per impedire un Brugnaro bis sotto il segno della destra estrema».
Quanto al mondo dello civiche, è ancora in fermento con alcuni movimenti che hanno seguito l’esempio del Gruppo 25 Aprile, staccatosi già da tempo dalla coalizione che sostiene Baretta: Tutta la città insieme del candidato sindaco Giovanni Andrea Martini e Un’altra città possibile (Uacp) lavorano per conquistare voti al primo turno e poi convergere, al ballottaggio, su Pier Paolo Baretta: in tal modo contano di portare al voto chi non sceglierebbe il Pd, i moderati o la sinistra, e allo stesso tempo vogliono accumulare preferenze per poi poter pretendere più consiglieri e assessori in Giunta. Tutto ciò sempre ammesso che le opposizioni a Luigi Brugnaro riescano a battere il centrodestra. In parte dipenderà anche dal risultato che il Movimento 5 Stelle otterrà al primo turno: i grillini, infatti, vanno alle amministrative da soli e bisogna vedere se a Venezia le cose andranno male come nelle recenti tornate elettorali in giro per l’Italia o se, invece, riusciranno a risalire la china. Sarà, insomma, una sorta di prova del nove e non solo per i 5 Stelle ma pure per le civiche che stanno lavorando per costruire una lista comune: andando da sole al primo turno dimostreranno quanto peso hanno in termini di voti.
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