Battaglia navale da 500 mila euro: la fortuna col Gratta e vinci da 5 euro

Martedì 19 Giugno 2018 di Diego Degan
Maurizio Milani e la figlia Vania proprietari del Bar Italia a Sottomarina
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«Potrebbe almeno mandarci la fotocopia del biglietto vincente, così la esponiamo e la facciamo vedere ai clienti». Non è una “caccia” al vincitore, perché al bar Italia, nella omonima piazza di Sottomarina, di gente, specie d’estate, ne passa davvero tanta e “individuare” chi possa essere il fortunato vincitore del Gratta e vinci da mezzo milione di euro, è davvero difficile. Ma la curiosità è grande e, da quando la vincita è diventata di dominio pubblico, chi non tira a indovinare l’identità del fortunato, si lascia andare alla fantasia del “cosa farei” con tutti quei soldi. «Sappiamo pochissimo anche noi – dice Sara Milani, figlia di Maurizio, il titolare del bar – abbiamo ricevuto il giorno 15, da Lottomatica, la comunicazione che uno dei Gratta e vinci venduto da noi era il vincitore del premio da 500mila euro. Abbiamo subito messo un cartello, ma non abbiamo il biglietto originale e, finora, nessuno si è fatto vivo per comunicarci di aver vinto». Statisticamente dovrebbe essere un uomo («il 90% di chi acquista i biglietti sono uomini» dice la Milani) ma non è detto. Del resto le probabilità, in questi casi, lasciano il tempo che trovano. Nel gioco in questione, la «Battaglia navale», il premio da mezzo milione è il più alto possibile ma, su un lotto di 60 milioni di biglietti, quelli che vincono il premio più alto sono solo 5, ovvero uno ogni 12 milioni di biglietti venduti al prezzo di 5 euro ciascuno. E gli stessi titolari del bar non hanno altri indizi sulla possibile identità del vincitore, perché «la maggior parte delle persone si porta via il biglietto e lo gratta a casa sua». Inoltre l’incasso di cifre così alte avviene direttamente tramite gli uffici di Lottomatica, non nei punti vendita. «Due anni fa – ricorda la signora Milani – avevamo avuto un’altra grossa vincita (ma nulla in confronto a questa) di 10mila euro. Allora, visto che toccava a noi pagare il premio, abbiamo conosciuto il vincitore il quale ci ha ringraziato e ha pure dato la mancia a mio figlio, che lavora qui al bar. Ma poi non c’è stato altro». Insomma, nessun festeggiamento particolare per la vincita di allora e, probabilmente, ancor meno per quella di adesso, forse perché rendere noto questo tipo di fortuna può attirare simpatie ma anche attenzioni non gradite. In attesa, quindi, che il giocatore baciato dalla sorte incassi il premio e, magari, si ricordi del bar che l’ha beneficiato, anche sara Milani gioca, con i suoi clienti al “cosa farei”. «Se avessi vinto io quella somma – dice – ne investirei un po’ in un bel viaggio, insieme a tutta la famiglia ma metterei qualcosa da parte per il futuro».
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Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 15:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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