Così lavorano i facchini abusivi: «E ridono in faccia alla polizia»

Domenica 4 Giugno 2017 di ​Raffaele Rosa
Così lavorano i facchini abusivi: «E ridono in faccia alla polizia»
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VENEZIA - Il più vecchio non arriva ai 30 anni. Sono facilmente riconoscibili perché si muovono in branco tra i marciapiedi che conducono ai treni in partenza. Indossano scarpe da ginnastica, tute ginniche, jeans strappati, panama bianchi a cingere la testa, sono golosi di caramelle gommose che comprano alla tabaccheria della stazione e pranzano al bar del binario 1 assieme ai portabagagli delle cooperative spesso pagando con gli spiccioli delle mance. 

Sono una vera e propria organizzazione, con i suoi orari, i suoi tempi, i suoi metodi, i turni di lavoro che raddoppiano nel weekend. Difficile per chiunque viva un po' la stazione ferroviaria di Santa Lucia non accorgersi di loro, di quel gruppo di Rom che quotidianamente lavora come porter dell'ultimo metro di trolley, valigie, borsoni riservando il loro servizio a turisti prevalentemente stranieri che confusi, di fretta, in ritardo si apprestano a salire sui treni veloci in partenza da Venezia.  «L'invasione è iniziata poco più di un anno fa quando nelle stazioni di Milano e Roma hanno installato i tornelli per l'accessi ai binari racconta chi la stazione la vive ogni giorno per lavoro e vede i Rom muoversi ed agire Prima sono stati qui per qualche giorno per capire se Venezia poteva fare al caso loro e poi si sono trasferiti a Santa Lucia. Sono strafottenti, ridono in faccia alla polizia e ai vigilantes, sono organizzatissimi e presidiano i binari dalle 8 del mattino almeno fino alle 6 del pomeriggio ininterrottamente. Un biglietto da visita che non fa certo bene a questa che è una delle porte d'accesso e uscita dalla città». 

La tecnica è semplice: il gruppo di Rom si piazza davanti al tabellone delle partenze, lo impara a memoria e, circa mezzora prima che i Freccia di Trenitalia partano, prendono posizione davanti al binario che interessa loro. Attendono le loro prede nascosti dietro le colonne dell'androne e poi uno alla volta, seguendo il segnale di quello che è forse il capo branco, si avviano verso il binario mescolati tra i turisti ai quali offrono o anche impongono il loro servigio prendendo di loro iniziativa la valigia per portarla fino al vagone.  E il più delle volte salgono a bordo fino al posto prenotato. Chiedono poi un'offerta che, se rifiutata, diventa quasi una pretesa, alzando la voce e facendo capire che è meglio pagare. 
 

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