Banchi a rotelle, ecco le scuole che li usano: «Nei laboratori sì, nelle lezioni frontali no»

Mestre, parlano dirigenti e docenti. "Alcuni nei corridoi, o nelle aule multimediali". Alcuni istituti non li hanno neanche ordinati, preferendo i tradizionali

Sabato 30 Ottobre 2021 di Filomena Spolaor
Un'aula con i banchi mobili
1

MESTRE - Non dappertutto sono stati accantonati i banchi a rotelle, ribattezzati della “discordia” e voluti dall’ex ministra Lucia Azzolina, negli istituti superiori e nei comprensivi mestrini. Se il liceo scientifico veneziano Benedetti/Tommaseo ha mandato al macero quaranta esemplari, diversi dirigenti scolastici della terraferma hanno deciso di utilizzarli, anche se in maniera molto flessibile e comunque in rari casi per la didattica tradizionale: laddove sono arrivati, i banchi con le ruote vengono usati per fini diversi, talvolta con qualche diffidenza.

CHI LI UTILIZZA

Il liceo Bruno – Franchetti, in tempo di pandemia aveva acquistato un centinaio di banchi monoposto con rotelle, insieme ad altri più piccoli rettangolari, tradizionali. All’epoca del Governo Conte, la ministra dell’Istruzione Azzolina aveva permesso ai dirigenti scolastici di scegliere quali banchi volevano: 400mila erano le sedute innovative, 2 milioni i banchi tradizionali, ribadendo che era un patrimonio che sarebbe rimasto “strutturalmente nelle scuole”. «Settantacinque – spiega Michela Michieletto, dirigente scolastica del Bruno - Franchetti - li abbiamo utilizzati quest’anno per collocare i ragazzi in tre nuove classi, altri venticinque sono disposti in angoli morti, zone vuote nei corridoi. Si tratta di sedie mobili, utilizzate dagli allievi che non fanno religione, e possono sedersi per studiare». La dirigente afferma che in precedenza erano già presenti dei banchi mobili, e che la decisione di ordinarne di nuovi è dipesa da una scelta legata al “fascino dell’innovazione”. «La nostra intenzione iniziale - sottolinea Michieletto - era creare delle aule-laboratorio, e in questi banchi è possibile aprire e posizionare con comodità un iPad». A inizio anno scolastico, con la creazione di tre nuove classi, l’istituto ha scelto di adottare le sedie mobili, perché piacevano e completavano l’arredo.

Anche il liceo Stefanini l’anno scorso aveva ordinato una quarantina di “sedute innovative”, utilizzate in funzione dei laboratori di lingue. «I laboratori linguistici - afferma la dirigente Mirella Topazio - sono frequentati da ragazzi di diverse classi, che si smistano: i banchi mobili occupano meno spazio e sono adatti per mantenere la distanza. Ma non li utilizziamo mai per la didattica di cinque ore». Pure all’istituto Pacinotti sono stati consegnati meno di una quarantina di banchi a rotelle, sebbene sembra non fossero stati ordinati. Ora sono utilizzati per postazioni di laboratorio. «Sono un utile ripiego - afferma qualche docente - ma laddove si richieda allo studente di permanere un’intera giornata scolastica seduto a prendere appunti, non costituiscono il massimo della comodità».

CHI NON LI USA

L’istituto turistico Gritti non ha ordinato sedute innovative, e nemmeno sono mai arrivate. «Il nostro responsabile sicurezza - commenta una docente - e alcuni tecnici ci hanno consigliato di scegliere banchi più piccoli di dimensioni, per avere una distanza corretta nelle aule come da ordinanza, e uniformarci a quelli già presenti».
Ha optato per una scelta classica, perché “funzionale alle esigenze” l’istituto tecnico Zuccante. «Sono stati ordinati 200 sedie e 400 banchi tradizionali - dichiara il dirigente Marco Macciantelli - con gambe verniciate di nero e superficie chiara, dove lo studente appoggia quaderni e penne: nella loro semplicità sono anche eleganti. Una scelta motivata sulla base della logistica e delle indicazioni del comitato tecnico scientifico, e duratura».
All’istituto comprensivo Giulio Cesare la richiesta al Ministero era stata di 22 banchi, che sono stati recapitati e utilizzati nell’aula multimediale. «In una didattica laboratoriale - spiega la dirigente Michela Manente - proprio perché concepiti per il ‘cooperative learning’, i banchi a rotelle possono essere usati in una posizione statica, ma non in una lezione frontale, perché sono dinamici, si può ondeggiare».

Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 10:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci