Banca Ifis: utile record nel 2022, in rialzo le previsioni per l'anno

Profitti a 141 milioni (+ 40%), via libera al dividendo di 0,4 euro per azione dopo l'anticipo di novembre

Venerdì 10 Febbraio 2023 di Maurizio Crema
ll presidente Ernesto Furstenberg Fassio e l'ad Freederik Geertman

VENEZIA - Banca Ifis: l'utile balza di oltre il 40% al record storico di 141,1 milioni, centrati gli obiettivi di piano con un anno di anticipo e c'è ottimismo sul 2023 mentre è in distribuzione il saldo del dividendo di 0,4 euro per azione. Il cda dell'istituto veneziano presieduto da Ernesto Furstenberg Fassio ha approvato i risultati preliminari relativi all'esercizio 2022 che hanno visto l'utile netto di pertinenza del gruppo salire a 141,1 milioni, in crescita del 40,3% rispetto al 2021.

La banca ha inoltre rivisto al rialzo la previsione di utile netto per il 2023, atteso ora a 150 milioni rispetto ai 137 milioni previsti nel Piano Industriale 2022-2024. Alla luce dei risultati raggiunti, il cda ha deliberato di proporre all'assemblea degli azionisti la distribuzione di un saldo del dividendo per l'esercizio 2022 pari a 0,4 euro (al lordo delle ritenute di legge) per ciascuna delle azioni Banca Ifis. A novembre 2022 era già stato distribuito l'acconto di 1 euro per azione. Il margine di intermediazione è cresciuto del 13,4% a 680,5 milioni grazie all'apporto di tutte le divisioni. I costi operativi, pari a 390,4 milioni (+ 7%), aumentano per le maggiori spese del personale (150,8 milioni rispetto a 141,8 milioni del 2021), principalmente per la crescita della remunerazione variabile e per il contributo, in termini di risorse, collegato all'acquisizione ex Aigis Banca.


SOLIDITÀ
Il Cet1 ratio si attesta al 15,01%, includendo l'utile e al netto del dividendo per l'esercizio 2022, ben sopra i requisiti patrimoniali richiesti, pari all'8,65%. «Questo risultato premia un percorso in cui abbiamo continuato a investire sulle nostre persone - dichiara il presidente di Banca Ifis, Ernesto Furstenberg Fassio -. Un lavoro di team, che unito ai nuovi processi di Governance e alla sostenibilità, ci ha permesso di creare profitto, generando anche un impatto positivo per i territori e le comunità in cui operiamo».
«La banca ha superato, in anticipo di un anno, l'obiettivo di utile 2023 previsto nel piano industriale - dichiara da parte sua l'Ad, Frederik Geertman -. Si tratta di una performance che rappresenta il massimo storico per la nostra banca guidata principalmente dall'andamento favorevole dei ricavi. Questi risultati sono stati raggiunti nonostante un contesto macroeconomico caratterizzato da numerose incertezze rispetto allo scenario previsto. Questi risultati ci hanno spinto a rivedere a rialzo del 10% l'obiettivo di utile 2023, a 150 milioni. Un obiettivo che si basa sull'ipotesi di una modesta crescita del Pil, con un progressivo calo dell'inflazione e una evoluzione del costo della raccolta in linea con il consenso di mercato».
Per Geertman il nuovo target di utile è prudente. «Dobbiamo operare in un quadro complesso in cui la banca centrale indica con forza di essere determinata a combattere l'inflazione e in cui sta ritirando liquidità dal sistema - osserva l'Ad - e in cui dal regolatore ci viene detto di prendere in considerazione rischi di deterioramento dei crediti per cui dobbiamo assumere che gli accantonamenti potrebbero aumentare. Quindi la nostra stima è improntata alla cautela e se le condizioni saranno favorevoli il risultato potrebbe essere migliore». Tanto che il top manager apre anche a un bis: «Se le condizioni lo permettono, miriamo anche per il 2023 a distribuire un acconto sul dividendo come abbiamo fatto per la prima volta nel 2022. E in prospettiva vorremmo rendere questa pratica stabile», annuncia agli analisti l'amministratore delegato di Banca Ifis. Il monte utili distribuiti ai soci, aggiunge Geertman, dovrebbe rimanere stabile attorno al 50%. «Sostenuti dai risultati positivi ottenuti nel precedente esercizio e dalla solidità del nostro modello di business, continueremo a lavorare con determinazione alla realizzazione del nostro piano industriale», assicura l'Ad.
 

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