Banca Ifis, l'azionista La Scogliera sposta la sede in Svizzera: a gennaio il trasferimento

Lunedì 27 Dicembre 2021
Banca Ifis, l'azionista La Scogliera sposta la sede in Svizzera: a gennaio il trasferimento

VENEZIA - Banca Ifis, via libera al trasferimento della sede dell'azionista di controllo La Scogliera in Svizzera. Per il Fisco italiano non cambia nulla, per il gruppo con base a Mestre (Venezia) invece scatta un bonus sui requisiti patrimoniali che potrebbe liberare una buona fetta di capitale che potrebbe servire per nuove espansioni.
La Scogliera, azionista di controllo con il 50,5% del capitale di Banca Ifis, ha comunicato l'avvenuta efficacia della delibera di trasferimento della propria sede legale nel Cantone di Vaud (Losanna, Svizzera), dove ha radici il presidente e grande azionista Sebastien Egon Fürstenberg, deliberato dall'assemblea degli azionisti lo scorso giugno. Il completamento del trasferimento è previsto entro fine gennaio 2022. Lo rende noto un comunicato di Banca Ifis che fa seguito alla comunicazione dello scorso 18 giugno e che prende atto della comunicazione ufficiale.
«Il trasferimento della sede legale di La Scogliera nasce da motivazioni personali del presidente - viene spiegato dal vice presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio - e consente, tra l'altro, di mantenere la promessa fatta ad aprile 2019 per la quale si sarebbe individuata un'operazione alternativa alla fusione inversa di La Scogliera in Banca Ifis con effetti equipollenti dal punto di vista prudenziale.

Oggi abbiamo fatto un altro importante passo in questa direzione e siamo, peraltro, consapevoli dei benefici che potranno conseguirsi in capo al gruppo Banca Ifis, coerentemente con l'attenzione alla crescita di lungo termine propria dell'azionista di controllo». Banca Ifis, in ogni caso, «mantiene inalterata la sua presenza in Italia», sottolinea una nota del gruppo finanziario veneziano che ricorda come in sede di presentazione del piano industriale 2022-2024, prevista nel prossimo febbraio, l'Ad di Banca Ifis, Frederik Geertman, in carica da aprile di quest'anno, «comunicherà i benefici netti e gli effetti attesi». Il trasferimento in Svizzera della sede della società di controllo della banca dovrebbe far venir meno una serie di obblighi Bce sul consolidamento proprietario. I requisiti patrimoniali di Ifis quindi potrebbero salire decisamente, si parla di oltre 400 punti base, liberando così risorse oggi immobilizzate come scudo di sicurezza che potrebbero essere utilizzate per un ulteriore sviluppo della banca. «L'onere economico in capo alla Banca - conclude la nota - a fronte del trasferimento della sede legale di La Scogliera, è incluso nella guidance presentata al mercato il 4 novembre».


GRANDE CRESCITA

Nei primi nove mesi dell'anno i ricavi della banca attivissima nella gestione di crediti deteriorati sono cresciuti a doppia cifra raggiungendo i 449,2 milioni di euro, un record. Balzo anche dell'utile netto a 80,2 milioni (+ 53%), «nonostante ulteriori accantonamenti prudenziali per assorbire lo scadere delle misure di sostegno pubbliche a fine anno». Per il 2021 Ifis ha alzato le stime e prevede di raggiungere un utile netto tra i 90 e i 100 milioni di euro (era tra 80 e 90 milioni di euro il target comunicato il 5 agosto 2021) e ricavi tra i 570 e i 590 milioni (era tra 540 e 560 milioni la previsione comunicata il 5 agosto 2021). Fondata nel 1983, Banca Ifis è quotata alla Borsa di Milano dal 2003. Ieri il titolo è salito dello 0,94% a 16,11 euro per azione per una capitalizzazione complessiva di circa 867 milioni.

Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 14:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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