Manda sms a una donna sposata,
bagnino allontanato dal Lido

Sabato 3 Agosto 2019 di Giampaolo Bonzio
LIDO Un'immagine dall'alto del litorale
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LIDO DI VENEZIA - Da tempo telefona e manda ripetuti messaggi a una donna sposata, nonostante un provvedimento emesso da un giudice. Ma non è servito. Ora il giudice Calabria ha disposto il divieto di dimora nel comune di Venezia nei confronti di un bagnino del Lido che, alla luce del tipo di provvedimento emesso nei suoi confronti per stalking, rischia anche di non poter prestare regolare servizio. Il caso in questione nasce qualche mese fa quando il gip Vicinanza firma il primo divieto di avvicinamento alle zone frequentate dalla vittima, nei confronti del bagnino. Stando a quanto era emerso in questa prima fase, l’uomo avrebbe continuato a telefonare alla donna, mandandole anche messaggi al cellulare creando quell’elemento psicologico negativo che è alla base della configurazione di questo reato di stalking.

 
La donna e il marito hanno così deciso di rivolgersi alla magistratura ottenendo questo primo risultato. Evidentemente le cose non sono migliorate di molto visto che l’uomo si sarebbe avvicinato ai luoghi frequentati dalla vittima. E così il gip Calabria, alla luce dei nuovi elementi forniti, ieri mattina ha deciso di emettere un provvedimento più severo che prevede il divieto di dimora nel Comune di Venezia. A motivare questa scelta è stato soprattutto il fatto che il bagnino ha continuato ad infastidire la donna.
L’uomo, originario dell’Europa dell’Est e difeso dall’avvocato Jacopo Trevisan, ha sempre sostenuto che tra i due si era creata una sorte relazione iniziata tre anni fa. Anche la donna, in parte, avrebbe ammesso questa circostanza, ma poi evidentemente la situazione è degenerata tanto da dar vita alla segnalazione alla magistratura. La difesa sostiene, inoltre, che la decisione di intraprendere l’azione legale era dovuta anche ai litigi tra moglie e marito.
Ieri, una volta che il giudice ha fissato il divieto di dimora, l’avvocato Jacopo Trevisan ha subito presentato una nuova istanza a difesa del suo assistito. In questo caso il legale ha chiesto che nei confronti del suo cliente venga emesso un provvedimento più limitato, in modo tale da consentirgli di poter regolarmente lavorare nell’isola.
Il giudice, così come prevede la normativa di riferimento, ha quindi inviato la documentazione del caso alla Procura in attesa di un parere su questa specifica richiesta. La decisione è prevista per la prossima settimana.
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Ultimo aggiornamento: 09:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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