Jesolo: negoziante preso a pugni dalla baby gang, l'allarme della comunità bengalese. «Vogliamo più sicurezza»

Martedì 26 Luglio 2022 di Giuseppe Babbo
Jesolo: negoziante preso a pugni dalla baby gang, l'allarme della comunità bengalese. «Vogliamo più sicurezza»
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JESOLO - «Serve più sicurezza: da anni subiamo furti e tentativi di aggressioni. Anno dopo anno la situazione sta diventando sempre più dura». Comunità bengalese sotto attacco.

Le parole sono pronunciate tra una telefonata e l’altra perché dopo l’aggressione a Kamal Roton, l’imprenditore bengalese di 44 anni che sabato pomeriggio è stato selvaggiamente picchiato all’interno del suo bazar di piazza Brescia, i bengalesi residenti in città si stanno organizzando.

L'allarme della comunità bengalese: «Vogliamo più sicurezza»

L’idea è quella di organizzare un incontro per esprimere anche pubblicamente tutta la loro preoccupazione e per chiedere maggiore tutela e sicurezza. Solo a Jesolo le stime indicano che hanno trovato residenza circa mille bengalesi, tutti regolari, molti in possesso della cittadinanza italiana e quasi tutti occupati nel mondo del turismo, chi gestendo propri bazar e chi lavorando in hotel e ristoranti. È una comunità pacifica, che non ha mai creato problemi e che ha saputo integrarsi con la realtà locale, ma che da tempo è vittima di vari episodi tra furti, prevaricazioni e ora anche rapine e aggressioni.

Ed è per questo che da una parte continuano serrate le indagini della Polizia locale per accertare le responsabilità di quanto accaduto sabato scorso in piazza Brescia, con tre giovani fermati, due 17enni e un 18enne, ora i bengalesi residenti in città chiedono maggiori tutele. «Anno dopo anno la situazione è peggiorata – riferiscono alcuni portavoce della comunità – Certi episodi nei nostri confronti, come i tentati furti nei negozi, ci sono sempre stati, quest’anno però sembra la regola. Ogni commerciante può segnalare quantomeno di aver subito un furto. In genere chi agisce sono i giovani: si muovono in gruppo, uno entra nel negozio mentre gli altri rimangono fuori. E puntualmente spariscono bracciali, occhiali e giochi. Le segnalazioni sono continue. E allo stesso tempo i litigi e i tentativi di prevaricazione. Ogni volta che facciamo una vendita dobbiamo trattare sul prezzo, agli altri commercianti non capita. E’ una situazione insostenibile, spesso lasciamo perdere ma sabato si è andati oltre: tra l’altro, lo ricordiamo, molti di noi hanno anche al cittadinanza italiana».

In questo caso i riferimenti sono per le ferite al commerciante di piazza Brescia: colpito al volto, gli è stato rotto il naso e i medici gli hanno diagnosticato una prognosi di 30 giorni mentre ieri è dovuto tornare all’ospedale per sottoporsi ad altri accertamenti. «È’ una situazione difficile – concludono i referenti della comunità – Ci troveremo assieme per discutere dei vari problemi, chiederemo più controlli, lavorare in queste condizioni è difficile».

Tante le testimonianze di solidarietà ricevute dal commerciante, compresa quella del sindaco De Zotti: «Quello che è accaduto è intollerabile – sono state le sue parole -. L’Amministrazione intende mettere in campo tutti gli strumenti a sua disposizione, continuando a collaborare con le forze dell’ordine, per tutelare cittadini, imprese e turisti. La nostra è una località ospitale, ma solo per chi ha voglia di divertirsi nel rispetto delle leggi».

Ultimo aggiornamento: 09:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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