Aggressioni, minacce e l'auto bruciata
Nuovo allarme per la baby gang

Venerdì 5 Aprile 2019 di Elisio Trevisan
Aggressioni, minacce e l'auto bruciata Nuovo allarme per la baby gang
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Come al Centro Le Barche, quando la settimana scorsa una banda di ragazzini ha picchiato a sangue due fratelli perché avevano chiamato la Polizia e sventato il furto di un monopattino elettrico davanti all’M9. Ad Altobello non si è arrivati alle mani ma alle minacce (hanno circondato una persona inerme pronti a picchiarla), e la settimana scorsa hanno anche appiccato il fuoco ad un’automobile.  Il modo di operare di questa banda, composta soprattutto da minorenni ma anche da maggiorenni e pure da due ragazze, è molto simile a quello del gruppo che ha mandato all’ospedale un ventenne alto un metro e novanta, ha bastonato il fratello di 18 anni - colpevoli di avere fatto il loro dovere avvertendo la Polizia del furto del monopattino - e pare che abbia pure minacciato la famiglia che ha un negozio in città con bigliettini minatori, promettendo di sfasciare il locale.
I PRECEDENTI Non è chiaro se quest’ultimo episodio sia collegato ai precedenti, anche perché non si capisce come i vandali riescano a risalire ai genitori dei ragazzi pestati e ai loro indirizzi, come del resto non si comprende come ad Altobello abbiano potuto tentare di dar fuoco a un’automobile perché il proprietario poco tempo prima aveva denunciato il furto di una bicicletta. Forse sono vicende separate e l’auto era solo uno dei tanti obiettivi contro i quali questi ragazzini si lanciano tanto per divertirsi. Il quartiere, per chi passeggia lungo le strade pedonali, sembra del tutto normale, come del resto anche via Carducci e dintorni o piazza Barche, ma fermandosi può capitare d’incontrarli: è la musica di una cassa portatile potente ad annunciarli, ogni tanto si fermano e si pestano tra di loro per scherzo, urlano, si sfogano. Poi può capitare che, invece, se la prendano con qualcuno o qualcosa. E allora è meglio non essere lì.
LA DINAMICA Ad Altobello si muovono a piccoli gruppi, oppure a volte si riuniscono, sembrano sotto l’effetto di droghe eccitanti come anfetamine, girano con spranghe di ferro e non è raro che se la prendano con le auto parcheggiate saltandoci sopra e spaccandole con le spranghe. Come i guerrieri del “Pianeta delle scimmie” o, meglio, gli strafatti di “Arancia meccanica” girano per i quartieri del centro, scelgono gli obiettivi, oggetti da rubare o da distruggere: chi li vede in azione racconta che sembrano posseduti e hanno una tale violenza dentro di loro che riescono a buttare giù a calci delle fioriere pesanti come macigni.
LUCIDA FOLLIA Non sono addormentati, anzi sono più che svegli, tanto che se arriva la Polizia si disperdono in pochi secondi, puntando ognuno una direzione diversa così da rendere impossibile l’inseguimento. Ma un paio di loro rimane in zona, a distanza di sicurezza, per osservare e scoprire se c’è qualche testimone che parla con le forze dell’ordine e contro il quale vendicarsi in seguito.
I residenti di Altobello hanno contattato l’assessore alla Sicurezza Giorgio D’Este che si è subito interessato al caso anche perché da mesi le forze dell’ordine e la polizia locale stanno lavorando alla vicenda di questa (o queste) banda che ne sta combinando di tutti i colori e che ogni volta, almeno fino alla settimana scorsa, ne esce indenne: dopo il pestaggio dei due fratelli che avevano sventato il furto del monopattino, uno degli autori del tentativo di furto da poco maggiorenne è stato processato per direttissima e condannato a quattro mesi, pena sospesa, mentre per il complice diciassettenne è stata decisa la custodia cautelare agli arresti domiciliari, e un terzo componente del gruppo, di 14 anni, è stato denunciato a piede libero. 
Ed ora gli investigatori sono sulle tracce degli altri, la banda al completo che è andata a picchiare i due testimoni.

Ammesso che quelli che imperversano ad Altobello siano gli stessi beccati tra l’M9 e il Centro le Barche, potrebbero dunque esserci presto novità.

Ultimo aggiornamento: 17:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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