Autovelox al confine con Jesolo, duello tra sindaci su multe e soldi

Mercoledì 15 Dicembre 2021 di Giuseppe Babbo
Autovelox al confine con Jesolo, duello tra sindaci su multe e soldi
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JESOLO/SAN DONÁ - «Chi rispetta i limiti non avrà nulla da temere». Un duello a colpi di autovelox. Le parole sono quelle di Andrea Cereser, sindaco di San Donà, che respinge le critiche di chi si dice preoccupato per i nuovi autovelox installati nel territorio di San Donà, uno a Passarella, dopo il ponte dei Granatieri e l'altro (bidirezionale) lungo la Jesolana, all'altezza della frazione di Santa Maria di Piave, in un punto un cui si sono verificati altri gravi incidenti, anche mortali.
Alla base di questa decisione, la necessità di potenziare la sicurezza stradale. A Jesolo, però, in molti la pensano diversamente, tanto che il sindaco Valerio Zoggia è stato sommerso dalle telefonate dei propri concittadini. Quanto è bastato per convincere il primo cittadino jesolano ad alzare a sua volta il telefono, ma per chiamare il collega sandonatese, al quale ha lanciato una stilettata non indifferente: «In questo modo si fa cassa sulle spalle degli automobilisti diretti a Jesolo». Puntuale, è arrivata la risposta del sindaco sandonatese: «Intanto ribatte Cereser questi autovelox sono stati messi in due punti critici, nei quali anche nel recente passato si sono verificati incidenti anche mortali. E poi chi procede rispettando i limiti non avrà nulla da temere. Aggiungo che le eventuali entrate serviranno a migliorare la sicurezza stradale, dunque anche per la manutenzione delle strade secondarie, che non sono nate per un certo tipo di flusso viario ma che sono usate anche da chi si reca a Jesolo e cerca di bypassare il traffico lungo la Jesolana».
Di seguito la stoccata, sull'accusa di voler far cassa: «È curioso conclude Cereser che qualcuno ci accusi di far cassa. Le entrate di Jesolo per le multe sono tre volte tanto le nostre: noi incassiamo un milione l'anno e loro 3 milioni».
Il sindaco Valerio Zoggia continua però a pensarla diversamente, contestando soprattutto l'autovelox di via Adriatico: «Voglio che sia chiaro a tutti dice Zoggia - che il misuratore di velocità è stato posizionato nel territorio del Comune di San Donà senza alcun nostro coinvolgimento.

Ciononostante, per la posizione scelta, il radar finisce per rilevare solo ed esclusivamente la velocità dei veicoli diretti verso Jesolo. Se è assolutamente giusto mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione per rendere più sicuro il traffico in questo tratto stradale, dall'altro lato ritengo che la decisione assunta rappresenti un'imposizione e comporti solamente implicazioni negative per la nostra città. Sarebbe stato più corretto coinvolgerci».

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