Via del mare a pedaggio, «che a pagare non siano i residenti come con la Pedemontana»: dubbi e perplessità nei Comuni interessati

La bretella autostradale tra il casello di Meolo Roncade e Jesolo si farà. San Donà, Musile e Meolo tra soddisfazione e protesta. Tra i nodi l'imbuto di Caposile, il timore di non essere consultati, il no al pedaggio

Venerdì 14 Ottobre 2022 di Emanuela Furlan
Verso la bretella autostradale da Meolo a Jesolo: sindaci preoccupati
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SAN DONÀ-MUSILE-MEOLO - Via del Mare tra dubbi, perplessità, prospettive di miglioramento e anche qualche esultanza. La Regione sembra aver spiazzato tutti con l'aggiudicazione dell'opera al consorzio italo-spagnolo Sis, quello che sta realizzando la Pedemontana Veneta.

I sindaci dei tre Comuni dell'entroterra che verranno attraversati dalla futura superstrada a pedaggio si sono trovati dall'oggi al domani a dover fare i conti con un progetto che sembrava di là da venire e che invece in questi giorni si è materializzato.

CAUTA SODDISFAZIONE
Finito il tempo delle contestazioni, delle raccolte di firme, delle lettere contro il progetto: la nuova bretella autostradale che collegherà il casello di Meolo-Roncade a Jesolo si farà. Il sindaco di San Donà Andrea Cereser conferma tuttavia tutte le riserve sull'opera. «Sicuramente il problema della viabilità e accessibilità con l'entroterra va risolto, ma non credo che la Via del Mare sia la soluzione e la priorità - dice -. O contemporaneamente si risolve anche il problema da Jesolo verso Cavallino, oppure le persone arriveranno prima a Jesolo, ma poi faranno lì la coda. Da tener conto che c'è il rischio di aumentare la percorrenza sulla viabilità secondaria pur di non pagare il biglietto di 3-4 euro. Resta il fatto che al momento soluzioni non ce ne sono e quindi il tema va affrontato, ma non credo che questa sia la soluzione migliore. Ci stiamo confrontando con gli altri sindaci per capire come proseguirà il progetto. Se proseguirà, nel senso che io mantengo i dubbi sulla sostenibilità economica dell'operazione. Non vorrei che, come accaduto con la Pedemontana, se i conti non tornano poi debba pagare tutta la popolazione e questo non è accettabile. Ci sono molti elementi che dovranno essere approfonditi».

Via del Mare, il tracciato per un percorso a pedaggio

Esulta invece il sindaco di Musile Silvia Susanna. «È un progetto di cui ormai siamo stufi di sentir parlare - esordisce -. Bene, quindi, che si sia concluso l'iter e che parta. Anche perché per noi significa risolvere il problema del traffico di Caposile e anche un alleggerimento del transito sulle nostre strade, di cui soffriamo senza averne benefici. Sono convinta che tanti continueranno a scegliere le strade vecchie, considerato che c'è un pedaggio, ma sicuramente una parte dei veicoli di stranieri e turisti diretti a Jesolo utilizzerà la Via del Mare. Si sa che c'è l'intoppo alla rotonda Frova a Jesolo, che dovrà essere risolto. Però la necessità di un intervento importante nelle nostre strade la vediamo tutti i giorni, considerato gli incidenti che accadono, soprattutto nel periodo estivo».

POLLICE VERSO
A battersi da anni contro la Via del Mare è soprattutto Meolo, per la prospettiva di vedere il territorio del paese diviso in due e per la trasformazione dell'attuale strada regionale Treviso-Mare in una superstrada a pedaggio. Lo stesso sindaco di Meolo Daniele Pavan a marzo 2021 aveva portato dieci sindaci del Trevigiano e del Veneziano a sottoscrivere un documento inviato alla Regione in cui veniva espressa la contrarietà alla realizzazione dell'arteria a pagamento. Invece il progetto è andato avanti. «Quando arriveremo ad una fase di definizione esecutiva, confermo quanto detto da Zaia - sostiene Pavan - ci sarà un miglioramento di tutti i territori comunali coinvolti da quest'opera. Il pericolo che si affaccia però è che la Via del Mare ghettizzi ancor di più alcune aree del nostro paese. E questo rappresenta una sfida importante: poter mettere un'arteria in sicurezza stradale, avere un miglioramento della viabilità verso il mare, pur conservando le necessità territoriali, evitando la separazione di alcune zone. Come lo si voglia fare, sarà tutto da concertare con il territorio, sul quale sono convinto che la Regione non si tirerà indietro, ma anzi sarà parte attiva e propositiva nel trovare le soluzioni più opportune per le nostre esigenze. Non dimentichiamo che, da questo annuncio all'arrivo della fattibilità dell'opera, ci sono degli step intermedi dove ci sarà da sedersi attorno a un tavolo e concertare assieme al proponente e alla Regione tutte le opere che servono per garantire una dignitosa territorialità per Meolo. Sarà un'opportunità per il paese se viene gestita nel modo giusto. Le esigenze, le criticità sono state già anticipate e sono ben note a tutti».

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 20:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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