VENEZIA- «Sto bene, anche se sono sotto shock; felice di avere salvato le persone che erano a bordo, che erano la mia priorità». Così Demis Giacchetto, 46 anni, di Jesolo (Venezia), l'autista del bus di Atvo che si è incendiato sul Ponte della Libertà, a Venezia.
«Arrivavo dall'aeroporto di Treviso e stavo per raggiungere piazzale Roma, dove avrei fatto scendere le ultime persone a bordo; poi la giornata lavorativa per me si sarebbe conclusa - racconta -.
«È fondamentale, in momenti come questi - rileva -, non farsi prendere dal panico. Prima di fare l'autista, professione iniziata due anni fa circa, facevo il bagnino, un lavoro che ti porta ad avere responsabilità nei confronti delle persone, che diventano la tua priorità. Poi i corsi anti incendio organizzati attraverso Atvo di certo aiutano».
«Per il bus dispiace molto, anche perché è come fosse stata una mia vettura - conclude Giacchetto -. La cosa importante è che nessuno si sia fatto male e per questo sono felice».