Addio ad Attila storico volontario alla festa del Peocio

Venerdì 18 Settembre 2020 di Lorenzo Mayer
Addio ad Attila storico volontario alla festa del Peocio
LIDO - La sua allegria e gioia di vivere sono stati stroncati da un male fulminante che lo ha portato via in tre mesi. Ha lasciato un grande vuoto agli Alberoni, la morte di Attila Taverna, 45 anni, infaticabile volontario nel comitato organizzatore della Festa del Peocio agli Alberoni. Attila abitava a Mestre, ma era sempre agli Alberoni, isola, che aveva eletto come suo luogo del cuore. Appena poteva ci tornava, non spaventandosi nemmeno della spola e dei lunghi tempi di percorrenza tra la terraferma e il Lido. L'ultima volta ci era tornato due settimane fa, scherzando con gli amici, nonostante fosse visibilmente provato. Non ha mai perso il sorriso e la voglia di non arrendersi mai. 

Domenica, il ricovero d'urgenza all'ospedale all'Angelo per un repentino aggravamento. Taverna lavorava a Marghera in un'agenzia che si occupa di pratiche automobilistiche. Agli Alberoni non si era limitato ad essere ospite, ma si sentiva parte del territorio. Per questo, circa quattro anni fa, quando venne per la prima volta ripristinata la Festa del Peocio, aveva subito voluto impegnarsi di persona. Così è entrato in contatto con l'Associazione Alberoni, e ci aveva messo un attimo a entrare in sintonia con gli altri. Seguiva la festa sia nei mesi precedenti di preparazione in cui vanno raccolti permesse e autorizzazione, sia nei giorni clou della festa. Amava molto stare in cucina, ai fornelli, e sfornava ogni giorno della festa, centinaia di piatti di spaghetti, la pasta coi peoci, e di pesce. Socievole, pronto a regalare caramelle ai bambini, disponibile con tutti, pronto a faticare sotto il sole con gli altri, quando c'era da montare gazebo o preparare le lunghe tavolate della sagra. Qui tornava anche d'inverno, tra il bar box, con l'amico Pippo Boscolo, e il No pasa nada.

Commosso il presidente dell'Associazione Alberoni, Francesco Macchion, ha voluto ricordare Attila con parole cariche di significato. «Qui lo conosciamo tutti - dice Macchion - abitava in terraferma ma era uno degli Alberoni. Una persona buona, disponibile, dal cuore d'oro che ci mancherà moltissimo anche nell'organizzazione della festa. Era uno di noi, stimato e benvoluto, da una piccola comunità come la nostra. Siamo sconvolti dalla notizia della sua morte, circa tre mesi fa gli era stata diagnosticata la malattia. Il nostro pensiero va ora alla mamma e ai familiar»i. I funerali verranno celebrati domani mattina ( alle 9 nella chiesa dei santi Gervasio e Protasio a Carpenedo.
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