VENEZIA - Lusso e ricchezza a Venezia. Gli yacht continuano a rappresentare uno degli status symbol più ambiti al mondo e gli ormeggi dedicati si trovano in punti del centro storico di grande fascino. In questi giorni erano ormeggiati tre gioielli di tecnologia e di architettura lungo le rive San Biasio e Sette Martiri. “Athena” è tra le più grandi barche a vela al mondo, 90 metri di lunghezza, costruita nei Paesi Bassi, è l'ammiraglia di Royal Huisman. Appartiene al magnate dell'elettronica Jim Clark, il fondatore di Silicon Graphics e Netscape Navigator il browser web più utilizzato negli anni Novanta.
E' un veliero hi-tech di linee retrò, con una slanciata prua a clipper, un armo a goletta, tre ponti, più un sottoponte. Il sito SuperYachtFun scrive che la rivista Forbes aveva stimato il patrimonio netto di Jim Clark a 3 miliardi di dollari. Poco distante si ergeva maestoso “Scout” degli armatori James Berwind e di Kevin Clark, che hanno deciso di chiamare la barca con il nome di uno degli amati cani.
L'azienda di famiglia era attiva nell'industria delle miniere di carbone, attualmente il business è cambiato e si occupa di investimenti. “Cupani” è invece una nave yacht, costruita nel 2006, batte bandiera della Giamaica, ha una lunghezza di circa 60 metri ed è stata progettata per ospitare comodamente fino a 16 ospiti in 8 suite ed è in grado di trasportare a bordo fino a 14 addetti dell'equipaggio per garantire alla clientela un'esperienza di yacht di lusso rilassata. La città dovrebbe puntare a diventare un porto stanziale, un luogo dove le imbarcazioni dei magnati rimangono tutto l'anno, garantendo così importanti ricadute economiche in termini di lavoro per cantieri e servizi. Yacht e super yacht sono gioielli del mare, giganti di quel lusso sfrenato che possono arricchire il territorio.