VENEZIA - Antonella Magaraggia è stata eletta presidente dell'Ateneo Veneto per il quadriennio fino al 2025. Nei suoi oltre due secoli di storia l’Ateneo Veneto per la prima volta è ora guidato da una donna. L'elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea dei soci. Antonella Magaraggia è l'attuale presidente del Tribunale di Verona. Ad affiancarla alla guida dell’istituzione culturale veneziana sarà il nuovo comitato di presidenza composto da Filippo Maria Carinci, vicepresidente; Alvise Bragadin, segretario accademico; Giovanni Anfodillo, confermato nel ruolo di tesoriere; Paola Marini, delegata agli affari speciali.
L’Ateneo Veneto è la più antica istituzione culturale in attività a Venezia. Fondata nel 1812, opera da oltre due secoli con finalità di solidarietà sociale: lo scopo è cooperare allo sviluppo e alla divulgazione delle scienze, delle lettere, delle arti, in ogni loro manifestazione. In particolare, promuove lo studio di quanto abbia relazione con Venezia, con la difesa del suo patrimonio e con il benessere e la crescita sociale e culturale dei suoi abitanti.
A presiedere l’assemblea è stato il presidente uscente, l’ambasciatore Gianpaolo Scarante. «In questi quattro anni di presidenza – ha detto Scarante - il mio obiettivo era quello che chiamerei del dialogo permanente dell’Ateneo con la società civile veneziana, per aiutarla a guardare al suo presente e al suo futuro, e quello dell’internazionalità, dell’affacciarsi al mondo della nostra Istituzione.
L’assemblea dei soci ha anche rinnovato 6 componenti del consiglio accademico dell’Ateneo Veneto in sostituzione di quelli in scadenza. Sono stati eletti Ettore Cingano, Ilaria Crotti, Roberto Ellero, Marie Christine Jamet, Margherita Losacco, Tiziana Plebani.
Sono 22 invece i nuovi soci eletti in questa tornata:
Michela Agazzi, Adolfo Bernardello, Marco Caberlotto, Roberto Cicutto, Luca Colferai, Stefano Croce, Roberto D’Agostino, Maria Teresa De Gregorio, Vittorio Drigo, Giovanni Distefano, Gianni Fabbri, Roberto Fantoni, Stefano Gasparri, Tiziana Lippiello, Giovanni Minelli, Giovanni Montanaro, Gianmaria Potenza, Giampaolo Rallo, Carlo Rubini, Vittoria Surian, Giuseppe Tattara, Ida Zilio Grandi.
Infine sono stati nominati revisori dei conti, sempre per il quadriennio:
Silvio Chari, Alessandro Danesin, Raffaello Martelli, Rocco Fiano.
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