CAVARZERE - Le basi Nato dismesse non trovano compratori. Rimangono invendute perché fuori mano; difficilmente riconvertibili all'agricoltura; non inquadrate dagli strumenti pianificatori urbanistici locali, pertanto tutt'altro che allettanti per gli operatori del settore immobiliare perché problematiche. Anche quella di Cavarzere, vasta 127 mila 530 metri, cui si accede da una strada extraurbana che attraversa il Clodiense non fa eccezione. Sta di fatto che, ormai a parecchi mesi di distanza dalla pubblicazione del bando, successivo ad un ciclo di aste finite tutte deserte, nessuno si è ancora fatto avanti per sfruttare le nuove condizioni offerte dal Demanio. L'ente che sovrintende ai beni immobili dello Stato ha deciso di voler procedere all'alienazione della base, a trattativa privata, a corpo e non a misura, nello stato di fatto e di diritto in cui essa si trova. La propone al prezzo base di 380 mila euro. Lo scorso anno aveva invano tentato di venderla all'asta per 410 mila.
CA' BIANCA
Tutto tace anche riguardo l'esito di ulteriori tentativi di vendita dell'ex base - comando di Chioggia - Cà Bianca (cui faceva capo quella operativa di Cavarzere) dotata di hangar, depositi per munizioni, bunker, torrette di guardia e caserme.
CONETTA
Le basi di Cavarzere e Chioggia, unitamente a quella di Conetta, facevano parte di un unico sistema in grado di fronteggiare le minacce provenienti dal cielo impostato in fretta e furia nei primi anni Cinquanta del secolo scorso, quando l'Occidente era minacciato dall'espansionismo di Stalin. Con ogni probabilità, date le circostanze, il ritrovamento di antiche vestigia dovette essere sistematicamente ignorato.