Assiste per anni l'anziana madre,
poi chiede ai fratelli 100mila euro

Sabato 27 Febbraio 2016
Assiste per anni l'anziana madre, poi chiede ai fratelli 100mila euro
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JESOLO - Per anni aveva accudito la madre anziana e nel momento in cui è venuta a mancare, ha preteso dai familiari il riconoscimento di una sorta di compenso, quantificato in 100mila euro. Ma il giudice ha stabilito che si era trattato di uno spontaneo lavoro di assistenza, che non giustificava alcun tipo di paga. La disputa ha interessato una nota famiglia di albergatori, con un percorso giudiziario degno della migliore trama di una soap opera.

Tutto ha inizio nel 2014, quando una donna cita in giudizio il fratello, le sorelle e una nipote per ottenere il pagamento di un compenso, in pratica una vera e propria retribuzione, per l'assistenza che aveva prestato negli anni all'anziana madre. Secondo la sua versione dei fatti, tutta la famiglia a suo tempo si era impegnata a corrisponderle del denaro, in pratica uno stipendio mensile per l'assistenza. Alla base ci sarebbe stato un accordo tra le parti, tanto è vero che si sono poi costituite in giudizio anche due sorelle della donna, appoggiando la sua richiesta e dichiarandosi disposte al pagamento della loro quota parte. A sostenere la bagarre di atti e testi nelle aule di giustizia di Venezia, lo studio legale Luca Pavanetto di Jesolo, che alla fine ha avuto la meglio. Ergo: alla figlia neanche un centesimo. 
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