VENEZIA - Si allarga il buco delle assicurazioni romene in Veneto. Da una parte risulta che l'esposizione del Servizio sanitario regionale, inizialmente ipotizzata in circa 25 milioni, va quantificata in realtà in oltre 35 milioni, a causa della mancata copertura da parte di Lig Insurance (a cui è stata revocata l'autorizzazione all'esercizio dell'attività assicurativa) e di City Insurance (che è anche stata dichiarata fallita). Dall'altra emerge che non sono solo gli enti regionali ad essere creditori in particolare della compagnia attualmente in stato di liquidazione: ci sono pure Comuni e aziende del Nordest.
IL CALCOLO
Per quanto riguarda la Regione, Luciano Flor, direttore generale della Sanità, aveva annunciato una relazione dettagliata per il presidente Luca Zaia, con il calcolo della situazione complessiva del rischio per le varie aziende sanitarie e ospedaliere coinvolte nel duplice crac, relativo a polizze stipulate una decina di anni fa.
I CONTRATTI
Non a caso nove componenti del Servizio sanitario regionale figurano nella sterminata lista dei creditori, stilata dal liquidatore giudiziario Citr del fallimento City. La relazione di 866 pagine, appena depositata, cita infatti le aziende ospedaliere di Padova e di Verona, nonché le ex Ulss 4 dell'Alto Vicentino, 12 Veneziana, 13 di Mirano, 14 di Chioggia, 15 dell'Alta Padovana, 18 di Rovigo e 19 di Adria. Si tratta degli enti che per il periodo 2011-2013 avevano in corso contratti con la compagnia di Bucarest. Quest'ultima all'epoca aveva pure vinto la gara da 76 milioni di euro per l'intero territorio veneto, che però era stata revocata in autotutela da Palazzo Balbi, dopo che una lettera anonima inviata a Zaia aveva fatto scattare gli accertamenti del Servizio ispettivo regionale e le indagini della Guardia di finanza.
L'ELENCO
Come detto, però, fra le oltre 41.000 posizioni creditorie presenti nell'elenco della procedura fallimentare, figurano anche altre realtà venete. Innanzi tutto alcuni Comuni, come Treviso, Altavilla Vicentina (Vicenza), Eraclea (Venezia), Bovolone (Verona). Poi ci sono aziende, sia pubbliche che private, quali ad esempio Elettrocostruzioni Rovigo e la berica Viacqua. Per restare a Nordest, compare poi Area Science Park di Trieste, istituto di ricerca vigilato dal ministero dell'Università. A proposito di dicasteri, avanza risarcimenti pure quello delle Infrastrutture, in compagnia con 200 creditori italiani fra cui Inail, Croce rossa italiana, Autostrade per l'Italia, Trenitalia.
LE PRATICHE
In parallelo all'insinuazione nel passivo di City, anche i creditori veneti possono avanzare richiesta di accesso al Fondo di garanzia assicurati della Romania. Ieri lo stesso Fga ha annunciato che, fino al 18 aprile, sono stati approvati 17.461 casi: «I pagamenti complessivi effettuati dal Fondo, fino a tale data, per i creditori assicurativi di Societatea de Asigurare Reasigurare City Insurance SA, ammontano a circa 150,8 milioni di lei (30,4 milioni di euro, ndr.)». Le pratiche vengono evase in ordine di presentazione, fino a esaurimento della disponibilità. Con numeri così ingenti, il rischio di incapienza è oggettivo.