Assalita al bancomat in pieno giorno. Energumeno con cappello e mascherina chirurgica le ruba duemila euro

Lunedì 3 Aprile 2023 di Monica Andolfatto
MESTRE La sede di Unicredit all'angolo tra Corso del Popolo e via Paruta

MESTRE - Aggredita e rapinata mentre effettua un prelievo al bancomat. A metà mattina. In corso del Popolo a Mestre. Scoppia ancora la polemica sulla sicurezza in città. Sale la preoccupazione fra i residenti che non si sentono più liberi di girare per le strade della propria città.
I fatti. Sono all’incirca le dieci e mezza di giovedì quando una signora di 44 anni, che ha necessità di avere del contante si reca allo sportello della Unicredit, all’angolo con via Paruta, ed entra nell’apposito spazio. Ha già inserito il bancomat nell’apparecchio quando alle sue spalle si materializza uno sconosciuto che le dice di spostarsi perché ha dimenticato la sua tessera. È solo una scusa. A quel punto l’uomo dà una forte spallata alla donna, che perde l’equilibrio e trovandosi di fronte al display aperto delle operazioni l’uomo riesce a proseguire nella procedura indicando la somma, pare dell’ordine di duemila euro, che gli viene erogata. Questione di pochi minuti che alla vittima sembrano un’eternità a tu per tu con lo straniero che la minaccia fino a quando fugge col denaro in direzione di via Cappuccina. Riavutasi dallo choc la 44enne chiama la polizia, mentre il marito la raggiunge poco dopo, cercando di tranquillizzarla.
Agli agenti la signora racconta quanto successo. Certo che lo ha visto bene quel delinquente e lo descrive. Si tratta con ogni probabilità di un tunisino di età compresa fra i 35 e i 40 anni. Corporatura longilinea, alto circa un metro e ottanta, jeans, berretto mimetico con visiera calato sugli occhi e mascherina chirurgica di colore nero indossata fin sopra il naso, in maniera tale da nascondere gran parte del viso.


INDAGINI
Le ricerche del criminale scattano nell’immediato con le volanti che battono a tappeto la zona circostante alla caccia di una persona corrispondente all’identikit. Niente da fare. Il locale della banca è dotato di sistema di videosorveglianza e gli investigatori richiedono la registrazione delle immagini dell’impianto a circuito chiuso, anche se danno per scontato che il ladro sarà stato molto attento a non alzare mai lo sguardo in favore di telecamera. Ma a volte anche un dettaglio che può apparire insignificante, magari poi può risultare decisivo per l’identificazione definitiva. L’ipotesi più probabile è che il tizio stesse in agguato aspettando il momento, dal suo punto di vista, più opportuno per entrare in azione una volta adocchiata la “preda” di turno. 
L’episodio, per le modalità, l’orario e il luogo in cui è stato consumato ha destato parecchio clamore, tanto che se ne parlava anche ieri, domenica, negli esercizi pubblici aperti lungo corso del Popolo. Gli stessi esercenti confidano di avere paura: «Anche noi ci serviamo dello stesso sportello.

Adesso sarà meglio che andiamo sempre accompagnati da qualcuno. Il fatto è che ci sentiamo abbastanza abbandonati a noi stessi, nonostante gli sforzi fatti dalle forze dell’ordine. Ci sono troppi sbandati - continuano - ci sono troppi spacciatori, gira troppa droga. Così per non rischiare alla sera chiudiamo sempre prima e cerchiamo di evitare di mettere tavoli all’aperto. Non è vita questa, con il timore costante che ti entri un malvivente o un vandalo».


DEGRADO
Sotto i portici di questa strada che non tanti anni fa doveva essere una sorta di boulevard dello shopping passeggiare non risulta tanto rilassante. Sempre più negozi sono chiusi e si può essere a rischio scippo. Diverse le iniziative e gli appelli al primo cittadino affinché si faccia qualcosa per riportare decoro e tranquillità in centro e non solo in corso del Popolo. Anche ieri pomeriggio le pattuglie della polizia si sono viste passare e un equipaggio ha eseguito dei controlli a carico di alcuni automobilisti. Nelle scorse notti si sono registrati, nelle vie adiacenti, diversi furti nelle auto parcheggiate lungo i marciapiedi: a testimoniarlo i frammenti di vetro sull’asfalto dei finestrini andati in frantumi.
 

Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 09:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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