Caterina scappa da Marghera per salvare i figli dall'asma e sceglie di vivere immersa nella natura, fra le erbe officinali

Sabato 24 Ottobre 2020 di Susanna Salvador
Caterina scappa da Marghera per salvare i figli dall'asma e sceglie di vivere immersa nella natura, fra le erbe officinali (Foto di silviarita da Pixabay)

SESTO AL REGHENA - «Bisogna spezzare le foglioline per sentire il loro profumo. Le piante sono gelose della loro essenza». Gli occhi di Caterina Favaro si illuminano mentre regala un'esperienza fatta di odori e sapori, nell'azienda agricola nata nel 2017 che ha chiamato Hortuli vicino ai prati Burovich, circondata da olmi, querce e bossi e lambita dal fiume Reghena.

Caterina, suo figlio Samuele, legale rappresentante dell'azienda, e suo marito Federico Deppieri vivono in mezzo alla natura e lasciano che a regnare sia lei, tra piante officinali e api «meno stressate» perchè invece delle arnie tradizionali, una sorta di catena di montaggio per gli insetti, Federico ha donato ad alcune di loro delle casette Top-bar che significano libertà di mettersi al lavoro come e quando vogliono.

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LA DECISIONE

Caterina e Federico vivevano a Marghera, centro industriale veneto dove sono nati i loro due figli. «A causa del clima soffrivano d'asma, così abbiamo deciso di trasferirci in un luogo dove si poteva respirare aria pura». Caterina aveva lavorato in alcune erboristeria e si è portata dietro un'esperienza importante che poi l'ha spinta a seguire la strada del cuore. Da Marghera al verde di Sesto al Reghena, luogo di pace nel quale i figli hanno cominciato subito a stare meglio. Luogo che richiama la passione di Caterina con la sua Abbazia e l'orto benedettino dove nel lontano Medioevo si coltivavano erbe. Un connubio perfetto al quale la donna ha saputo dare respiro.

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LE PIANTE

Il regno di Caterina, Federico, Samuele e Luca è pieno di colori e profumi. Prendere tra le dite le piccole foglie di menta nelle sue diverse varietà, di salvia, melissa, camomilla, santoreggia, lipia, calendula, spezzarle con delicatezza e sentire il loro odore racconta tano dell'amore della famiglia per le piante officinali. Ma il quadro al quale danno vita queste coltivazioni non è fatto di confini precisi e geometrie. «Lasciamo le erbe infestanti per ricreare l'habitat con farfalle e api» spiega Federico. La raccolta avviene a mano, perchè le piante vanno conservate nella loro interezza. E da quelle piccole foglie, ma non solo, nascono tisane e oli essenziali. Che sembrano trasmettere la passione con la quale sono stati creati.

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I PROGETTI

Nel futuro della famiglia Deppieri (la cui azienda fa parte di Terre Fvg, rete di imprese autonome del settore agricolo che si impegnano a realizzare progetti comuni dal marketing all'innovazione) c'è spazio per tanti e importanti progetti. Aprono la loro azienda a gruppi, scolaresche, appassionati per portarli a fare un viaggio nel loro piccolo paradiso. Un viaggio al quale fa da sottofondo la voce di Caterina che sembra cantare quando racconta le proprietà delle tisane, la differeza tra infuso e decotto; quando parla delle erbe che possono intercedere con un farmaco, dell'effetto della camomilla. Perchè le erbe, anche quello che profumano di buono, bisogna conoscerle o andare da Caterina e farsi svelare i loro segreti da lei che le accarezza.

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Ultimo aggiornamento: 15:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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