Un siciliano e un cileno arrestati in via Piave: avevano ordini di carcerazione per furti e truffe

Mercoledì 13 Luglio 2022
Un siciliano e un cileno arrestati in via Piave: avevano ordini di carcerazione per furti e truffe
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MESTRE - Continua l’attività di controllo messa in atto sul territorio dagli uomini della Compagnia Carabinieri di Mestre. Gli interventi si sono sviluppati nel territorio del Comune di Venezia, concentrati arealmente nella zona del cosiddetto “Quartiere Piave”, con diverse pattuglie ed uomini in campo coordinati per fasce orarie e zone di intervento. I militari della Stazione di Mestre in un primo intervento, nel corso di uno dei numerosi servizi predisposti per il contrasto ai reati predatori e microcriminalità in genere nelle aree più sensibili del territorio, hanno tratto in arresto un 56enne, di origini siciliane, ma stabilizzatori nel mestrino da anni.

I Carabinieri infatti hanno dato corso ad un’ordinanza emessa dal Tribunale di Agrigento nei suoi confronti che ne ha disposto la cattura e la traduzione in carcere, per scontare  una detenzione a più di quattro anni a seguito di una condanna per truffa e falso avvenuti tra nel 2013 proprio nella provincia agrigentina e a Roma.

Rintracciato in centro a Mestre, in pieno quartiere “Piave”, l’uomo è stato quindi dichiarato in stato di arresto e condotto prima presso gli uffici della Stazione Carabinieri per le attività del caso, al termine delle quali, è stato definitivamente tradotto presso il carcere di Venezia, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente. Gli specifici servizi hanno permesso un secondo riscontro nel giro di pochi giorni. La pattuglia del Comando Stazione impegnata nel monitoraggio della zona “incriminata” decide di controllare uno straniero che si aggira con fare sospetto per il quartiere; dall’esame delle banche dati salta fuori un provvedimento di carcerazione risalente addirittura a due anni fa. Il Tribunale di Firenze ha ordinato infatti la cattura e la traduzione in carcere di un cittadino cileno classe 1987 per scontare quasi due anni di reclusione insieme ad una cospicua multa per concorso in furti aggravati commessi nella provincia fiorentina.

Anche in questo caso, dopo le formalità di rito, le porte del carcere si sono aperte per lo straniero.

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