VENEZIA - Tutto è pronto per la cerimonia che il 22 maggio accompagnerà la traslazione della reliquia dell'apostolo Giacomo dalla basilica di Santa Maria Assunta, a Torcello, alla chiesa di San Giacometo, la cui fondazione risale al 25 marzo 421. Una data simbolica, tuttavia riportata anche da Sanudo e presente in un'iscrizione marmorea del presbiterio; 1600 anni di storia (ed oltre), che saranno festeggiati attraverso l'arrivo in città del braccio destro insieme alla mano completa del santo, le cui spoglie sono custodite nella cattedrale di Santiago di Compostela. «Dal 300 d.C.
«Quando ho scoperto che la reliquia si trovava ancora lì - continua Mazzariol - ho chiesto al patriarca Moraglia di poterla portare a San Giacometo per trovarle una collocazione definitiva». E così sarà, in quanto la reliquia verrà posizionata sull'altare di sinistra, lato sacrestia, dov'è presente un dipinto di San Francesco, in modo che i fedeli possano venerarla. E per l'occasione è stata preparata un'apposita teca artistica realizzata dal restauratore veneziano Adriano Cincotto con tanto di capasanta in marmo, come richiamo al pellegrinaggio nella città di Santiago, e dalla Vetreria Marconati, occupatasi del cristallo infrangibile. La manifestazione del 22 sarà così organizzata: un motoscafo istituzionale, messo a disposizione dal Comune, partirà da Ca' Farsetti alle 15 alla volta di Torcello, con a bordo monsignor Giuseppe Costantini, cappellano della confraternita e rettore di San Giacometo. Recuperata la reliquia, all'altezza dell'ex macello di San Giobbe quest'ultima sarà trasferita sulla bissona, seguita dalle imbarcazioni delle remiere cittadine. Il corteo sfilerà lungo il rio di Cannaregio, raggiungendo il Canal Grande, per approdare poi in zona Erbaria verso le 17.30. Dopo una breve processione, alle 18 sarà il momento della Messa presieduta dal patriarca Francesco, alla presenza delle autorità e dei rappresentanti di Scuole Grandi ed Ordini cavallereschi. Una nota di colore arriverà poi dall'associazione Rialto mio, che attraverso una trentina di figuranti pronti a rappresentare in abiti d'epoca le fazioni dei Castellani e dei Nicolotti proporranno in campo giochi di un tempo. Il tutto si concluderà con il palio di San Giacometo, dove i due gruppi si cimenteranno in corse con portantine sopra le quali ci saranno le Marie del Carnevale. Una giornata che permetterà di svelare anche i lavori ormai conclusi del campanile (finanziati dal Bonus facciate e da alcuni donatori), accompagnati dal suono delle campane a festa, tornate a suonare in seguito ad un intervento che ha potuto contare sull'aiuto economico del Patriarcato.