SPINEA - Maria Rosa Crea stava passeggiando sull’argine del Rio Cimetto, dietro casa, ed è scivolata. Un piede messo male, una semplice perdita di equilibrio prima di cadere nelle acque del fossato che passa non distante dalla sua abitazione in via Rimini, all’incrocio con via Pastrengo. Forse spaventata, forse colpita da un malore, non è riuscita a chiamare aiuto né a raggiungere la riva. È morta così, a 86 anni. Annegata. L’allarme ai carabinieri e ai vigili del fuoco di Mestre è arrivato attorno alle 14. Chi ha chiamato ha raccontato di aver visto un corpo galleggiare. I soccorsi - compresi quelli del Suem 118 - sono stati immediati ma non è stato possibile fare nulla per aiutare l’anziana donna. In pochi minuti i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato la salma e sono partite le indagini. I carabinieri e la procura hanno sentito i vicini, i parenti e i passanti: tutti i racconti hanno avuto come unico effetto quello di confermare i primi sospetti, e cioè che l’ottantaseienne fosse scivolata durante una passeggiata.
I familiari si sono chiusi nel loro dolore, costretti a fare i conti con una realtà che ha dell’incredibile, soprattutto quando un evento quotidiano si trasforma in tragedia. «È una notizia che mi colpisce - spiega il sindaco di Spinea, Martina Vesnaver - Pensiamo ai nostri anziani e arriva una fase della vita in cui noi ci preoccupiamo per loro. Pensiamo a questa mamma che è uscita a fare una passeggiata ed è stata vittima di una tragedia simile. C’è tutta una famiglia che la piange e anche il Comune partecipa al loro lutto». La zona nella quale l’anziana donna è scivolata fa parte del percorso ciclo-pedonale che costeggia il Rio Cimetto
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