VENEZIA - Due mesi: tanto è durato il congresso del Partito Democratico del Veneto che sabato prossimo, a Padova, proclamerà il suo nuovo segretario regionale.
I DATI
Premesso che il Pd è l'unico partito a continuare a chiamare gli iscritti a votare la propria classe dirigente, mentre Lega, Forza Italia e anche Fratelli d'Italia da anni procedono per nomine e commissariamenti, il congresso dei dem che si concluderà sabato ha registrato poco più del 50 per cento di votanti: su 9.354 tesserati hanno votato circa 5.070. Una partecipazione che sconta il fatto che c'era un'unica candidatura, ma alla fine Martella ha preso l'86,94%, un risultato bulgaro. Le elezioni nei circoli sono servite anche per eleggere i componenti dell'assemblea regionale, un organismo di 150 componenti che con i membri di diritto arriverà a contarne 180: i nomi degli eletti, tutti della lista Ripartire. Con un Pd forte per il Veneto di Martella, sono stati pubblicati sul sito del Pd veneto assieme alla delibera della commissione regionale per il congresso, presieduta da Anna Maria Miraglia, che ha fissato l'ordine del giorno dei lavori di sabato.
I LAVORI
La prima riunione della nuova assemblea regionale - cioè i 150 eletti dai circoli più i 30 di diritto - si terrà dunque il 15 gennaio alle ore 15 a Padova, alla Fornace Carotta. L'assemblea dovrà eleggere il presidente regionale, la commissione di garanzia, il tesoriere e la direzione. È in quest'ultimo organismo, che avrà 70 componenti, che Martella vuole dare spazio a Laura Puppato e alla sua componente.
Prima delle votazioni e del dibattito, è prevista la relazione del neo segretario. Che, come anticipato nel programma elettorale e nei vari congressi dei circoli, ha già fissato l'obiettivo politico: le elezioni regionali del 2025 (o prima, se Zaia dovesse dimettersi anzitempo). Ripartire, dunque, anche dalle sconfitte elettorali per voltare pagina. «Ci si chiede di ricostruire un rapporto con la società veneta e sono convinto che il Pd e il centrosinistra non possano essere residuali - aveva detto Martella il giorno della presentazione del programma -. Abbiamo una battaglia da fare per allargare il nostro perimetro di azione ed essere interlocutori della società veneta. Possiamo essere un soggetto federatore che mentre ricostruisce se stesso, costruisce una alleanza ampia con le forze democratiche, progressiste, ambientaliste, ma anche con quelle forze moderate e liberali che nel corso di questi anni non hanno visto in noi un interlocutore, ma con le quali possiamo costruire una alleanza ampia». In pratica, andare oltre il «centrosinistra tradizionale», pensando anche a «percorsi nuovi e inediti».