Venezia che cambia: 13 hotel vengono ampliati per oltre 2mila metri quadri

Giovedì 28 Aprile 2022 di Michele Fullin
VENEZIA Turismo, concesso l'ampliamento a 13 hotel
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VENEZIA - Oltre 2mila metri quadri di superficie, tra appartamenti, ma anche magazzini, negozi e laboratori, cambieranno destinazione d’uso per consentire a 13 alberghi di espandere il numero di camere o la qualità dei servizi. Una trasformazione, quella arrivata ieri mattina in commissione consiliare Urbanistica all’attenzione dei consiglieri che sancisce la destinazione ricettiva in modo definitivo per una serie di immobili che erano in qualche modo già adibiti a tale scopo. C’è chi ovviamente vede questo come l’ennesima “svendita” di una parte della città agli interessi del turismo, ma una cosa va riconosciuta all’assessore Massimiliano De Martin e all’amministrazione: prima della delibera del 2018 (la cosiddetta blocca hotel) queste trasformazioni passavano per gli uffici comunali, ma non per il Consiglio comunale. E quindi nessuno veniva a conoscenza di quello che accadeva, ed è così che la città si è riempita negli anni di alberghi.
Tredici interventi che sono stati accorpati in un’unica delibera, che comprende una serie eterogenea di progetti: dall’aumento di camere all’ampliamento della superficie delle stesse, alla realizzazione di una sala colazioni all’ampliamento di servizi comuni. Anche le superfici interessate sono molto differenti, si va da una decina di metri quadrati di un locale tecnico a circa 600 metri quadrati di acquisizione di affittacamere già al servizio dell’albergo.
«È la prima delibera di questo tipo da quando il Consiglio ha votato il blocco degli alberghi - ha esordito l’assessore De Martin - fatti salvi i procedimenti già iniziati prima di giugno 2017, che sono tutti esauriti. Gli interventi proposti non sono per la creazione di nuove strutture, ma servono a migliorare la qualità di quelle esistenti. Nelle 13 strutture il saldo a consuntivo è basso (35 nuove camere) e lo scopo è elevare gli standard qualitativi e migliorando l’accessibilità. In alcuni spazi ci saranno anche riduzioni di camere, perché la tendenza generale è l’aumento del comfort».
Come ha spiegato il dirigente dell’Urbanistica Vincenzo De Nitto, questa è la prima applicazione della famosa delibera blocca hotel, in relazione alla deroga.
«Da quella volta - ha spiegato - non è stata più approvata alcuna attività ricettiva alberghiera, salvo le richieste di permesso di costruire presentate prima del giugno 2017. Tutti gli interventi sono finalizzati solo a migliorare la qualità delle strutture, finalità che è stata ritenuta coerente dall’amministrazione con il dettato della delibera che blocca gli alberghi. Fra tutte le richieste abbiamo 34 nuove camere, ampiamente compensate da altri progetti in corso a Venezia che generalmente prevedono riduzione delle camere poiché la tendenza è offrire camere più grandi e accoglienti. Ad esempio, sono già rilasciati permessi per il Bauer che toglierà 70 camere. A fianco, l’hotel Violino e altri 2 hotel che stanno facendo la stessa cosa».
Ecco i progetti, secondo l’ordine indicato nella mappa in alto. Hotel Hesperia (no nuove camere, realizzazione reception e ascensore +97.15 metri quadri); Hotel Mori d’Oriente (ingloba unità adiacenti e confinanti che sono affittacamere già gestiti dalla stessa struttura + 790 mq senza realizzare nuove camere); Locanda Vivaldi (piano terzo e sottotetto, realizzazione due nuove camere, + 111.59 mq); Hotel San Samuele (intervento significativo, accorpamento di 4 abitazioni, un magazzino e un laboratorio artigianale in modo da dare un’unica funzione a palazzo Zancan +819,80 mq, 9 camere); Hotel Grandeur Oxley (ex palazzo Donà del Comune, acquista un appartamento del Comune intercluso e chiede l’accorpamento e lo stesso fa di un locale antincendio al pianterreno che il Comune intende alienare +163,14 mq); Hotel Duodo Palace (chiede di integrare un ufficio che fa parte di una unità edilizia adiacente con apertura di fori porta preesistenti +87 m quadri, con 3 camere); Hotel Aquarius (Palazzo Pemma, ex sede iuav, accorpamento unità immobiliare adibita a magazzino e una a residenza per ricavare una camera e servizi comuni, + 108 mq); Palazzo Donà Giovannelli (nuovo albergo in fase di costruzione, già autorizzata prima della delibera. Chiesto di integrare alcuni spazi: uno all’interno dell’edificio, appartamento al piano ammezzato che era di altra proprietà più manufatti accessori come 2 negozi su strada nuova, +315mq, 2 camere e spazi comuni); Hotel San Zulian a san marco (integrazione negozio di 19 metri quadri per fare sala colazioni); Hotel Le Isole (inglobamento di un ex ufficio postale abbandonato nel 2005, +131 mq, 2 camere e servizi comuni); Vicri (accorpamento di affittacamere di proprietà all’albergo e appartamento al terzo usato per locazione turistica, +52,9 mq, 2 nuove camere); Ca’ Dolfin - Ca’ da Mosto (accorpamento di locali al piano terra e primo piano che ospitano magazzini e laboratori, +245 mq, 3 camere); Hotel Tre Archi (cambio destinazione di un edificio accessorio all’interno e di piano seminterrato e terra di unità vicina che ai piani superiori fa già parte dell’albergo, + 330 mq, 6 camere).
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Ultimo aggiornamento: 07:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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