L'allenatore stravince 7-1: esonerato. «Incompatibilità caratteriale»

Lunedì 3 Settembre 2018 di Andrea Ruzza
Giancarlo Maggio, allenatore esonerato del Portogruaro, al centro nella foto
PORTOGRUARO - Terremoto al Portogruaro. Non è bastato il roboante 7-1 con il quale i granata, nell'anticipo di sabato, si sono imposti nella stracittadina con la Julia Sagittaria, di fatto chiudendo virtualmente i conti già dopo mezz'ora, per salvare la panchina di mister Giancarlo Maggio. A sorpresa, il tecnico pugliese è stato sollevato dall'incarico all'indomani del vittorioso match. Alla base non ci sarebbero delle motivazioni tecniche, piuttosto un'incompatibilità caratteriale con la nuova proprietà, che tuttavia lo stesso Maggio rispedisce al mittente, affermando che mai, in questi mesi, era stato fatto oggetto di critiche da qualsiasi membro del Direttivo societario e che tale decisione è per lui un fulmine a ciel sereno. «Sono rimasto allibito davanti a questa decisione ha dichiarato Lo spogliatoio era con me, la squadra stava entrando in condizione. Non capisco proprio. Certo, non sono mai stato uno yes man, forse questo può avermi scavato la fossa. In ogni caso, io ne esco a testa alta. Sono altri che dovranno prendersi la responsabilità di questa decisione davanti ai tifosi». 

La società ha diramato solamente un laconico comunicato che non ne spiega le ragioni, ma ha convocato, per le ore 18 di questa sera, una conferenza stampa nel corso della quale dovrebbe venir fatta maggior chiarezza sugli aspetti della vicenda, oltre ad essere presentato il nuovo allenatore. Anche su questo fronte, nessuna comunicazione ufficiale da parte della società, ma ormai è chiaro che si tratta di Pino Vittore, allenatore che ha portato in Serie D il Cjarlins Muzane, alla sua prima esperienza in Veneto, quest'anno dimissionario ancor prima d'iniziare con la Sanvitese (Promozione friulana). Tra l'altro, nella travagliata estate granata, doveva essere proprio Vittore, il prescelto a guidare il Portogruaro, qualora la proprietà del club fosse finita nelle mani dell'ex presidente della Fossaltese, Ciro Astarita.
La vicenda allenatore, ha dunque fatto passare in secondo piano il successo con la Julia Sagittaria che tuttavia non è servito a mantenere in corsa i granata per il passaggio al turno successivo di Coppa Veneto. I nerazzurri visti al Mecchia, peraltro rimaneggiati e quasi rassegnati al ruolo di vittima sacrificale, sono stati inguardabili. Persino imbarazzanti in difesa, reparto che pure aveva convinto nel match precedente al cospetto del Caorle La Salute. Il campanello d'allarme anche in casa concordiese è già suonato. 
 
Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 12:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci