Truffa all'Inps. Famoso allenatore di boxe accusato di essere falso cieco

Venerdì 7 Giugno 2019
Truffa all'Inps. Famoso allenatore di boxe accusato di essere falso cieco (Foto di Aberro Creative da Pixabay)
FAVARO VENETO - Un anno e sei mesi di reclusione per l'accusa di truffa ai danni dell'Inps. È la richiesta di condanna che la Procura di Venezia ha formulato a carico di Eugenio Ravelli, 68 anni, originario di Campobasso, residente da anni a Favaro Veneto, noto allenatore di boxe accusato di aver truffato l'Inps per più di 40 anni, riuscendo ad ottenere l'erogazione di una pensione di invalidità simulando una condizione di cecità assoluta non esistente.
 
Dopo la requisitoria del rappresentante della pubblica accusa ha preso la parola il legale dell'Inps, l'avvocato Aldo Tagliente, il quale ha chiesto la condanna dell'imputato al risarcimento di 135mila euro, pari agli assegni versati dall'Istituto di previdenza dal 1998 al 2014, anno in cui gli fu revocata l'indennità per l'invalidità. Ravelli ha goduto dell'indennità fin dal 1972, periodo in cui l'erogazione non spettava all'Inps ma ad un altro ente. Complessivamente ha incassato nel corso degli anni circa 209mila euro. La difesa, rappresentata agli avvocati Marco Bellato e Angelo Andreatta, si è invece battuta per l'assoluzione dell'imputato. Il processo arriverà a sentenza il prossimo 27 giugno.

È stata una segnalazione anonima a dare il via agli accertamenti svolti dai carabinieri, che hanno pedinato e videoripreso Ravelli per alcuni giorni, scoprendo che l'indagato si recava in palestra a tirare di boxe, occupandosi quotidianamente di numerosi adempimenti che, secondo gli inquirenti, non sono compatibili con lo stato di cecità dichiarato. Nel corso delle indagini preliminari Ravelli è stato anche convocato nella stazione dei carabinieri dove, per rendersi conto delle sue condizioni, i militari dell'Arma hanno messo alcuni ostacoli davanti al suo cammino, verificando che l'uomo riusciva ad evitarli senza problemi. Ai giudici, ora, la decisione sulla richiesta di condanna formulata dalla Procura.
Ultimo aggiornamento: 16:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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