Ale il gigante buono tra basket, musica e scout. Lunedì avrebbe dovuto iniziare un nuovo lavoro come tecnico energetico

Martedì 10 Gennaio 2023 di Davide De Bortoli
Alessandro Polato, 23 anni

SAN DONÀ - Ieri la villetta della famiglia Polato in via Vespucci è rimasta vuota e silenziosa per tutta la mattinata.

Davanti al cancello un via vai di amici di Alessandro, tra cui diversi ex giocatori di basket, che più volte nel corso delle mattinata hanno suonato il campanello, pronti a portare il loro sostegno alla famiglia del 23enne che domenica ha perso la vita nella Seat Ibiza uscita di strada. I familiari, chiusi in un composto dolore, hanno fatto ritorno a casa dopo le formalità necessarie per il funerale, che si terrà giovedì alle 10 nella parrocchia di San Pio X, dove domani 11 alle 19.15 sarà recitato il Rosario. Alessandro lascia il padre Claudio, professionista nel settore informatico e presidente dell'associazione Vecio Basket San Donà, la madre Antonella Ferrari, dipendente di UniCredit, e il fratello maggiore Carlo, 26 anni.

 

LAVORO
Lunedì Alessandro avrrebbe dovuto iniziare a lavorare nell'azienda di termoidraulica Fiel di Ceggia, con l'incarico di tecnico energetico. «Sono sconvolto spiega il titolare Michele Fornasier stamattina ho ricevuto la telefonata di un'amica in comune con la mamma che mi ha avvisato della tragedia. Venerdì Alessandro avrebbe dovuto sottoporsi a una visita medica, l'assunzione era prevista da lunedì 16. Un collega che aspettavamo di buon grado, poiché quel di tipo di professionalità è molto utile. Era un giovane molto a modo, mi aveva fatto una buona impressione, tanto che gli avevo confermato l'incarico già durante il colloquio. L'obiettivo era un'assunzione a tempo indeterminato nella sede di Ceggia».

RITRATTO
Alessandro aveva studiato all'itis Volterra, dove si era diplomato, per poi iniziare a lavorare in uno studio professionale. Era un giovane con tante passioni: il padre gli aveva trasmesso quella per lo sport, che aveva praticato nelle giovanili del New Basket San Donà, esercitava la fantasia con i giochi di ruolo da tavolo e un paio di anni fa era stato attratto dalla musica, frequentando il corso di batteria della scuola Emozionalmente-Yamaha. «Lo ricordo bene era stato un allievo fino allo scorso anno spiega il referente della scuola Giuseppe Bidogia era un giovane molto serio, con noi aveva fatto un bel percorso superando il grado otto degli esami internazionali del metodo Yamaha. Il Covid aveva rallentato la frequentazione e ci eravamo lasciati con l'idea di rivedersi in futuro». La notizia della sua morte nella mattinata si è diffusa rapidamente in città, turbando i tanti amici del gruppo Agesci Scout-San Donà 3, nella parrocchia di San Pio X, di cui Alessandro faceva parte da circa 15 anni. «Era iscritto al nostro gruppo da quando aveva 8 anni ricorda il referente Scout Matteo Colosso Era un ragazzone dolce, gentile e riservato. Da un paio d'anni era capo dei Lupetti ed era impegnato in parrocchia. Domenica sera abbiamo saputo dell'incidente, ma rimaneva un dubbio sull'identità. Un dubbio che, purtroppo, ci è stato tolto nel corso della mattinata dal fratello Carlo, che anche lui aveva parte del nostro gruppo fino a qualche tempo fa, e con il quale siamo rimasti in contatto». Un saluto ad Alessandro potrà essere reso alla casa funeraria Oltre di via Barcis domani dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, giovedì dalle 8.30 alle 9.30.
 

Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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