Venezia Calcio. Bellemo, il Fabregas chioggiotto che è diventato il giustiziere di Como

Martedì 8 Novembre 2022 di Marco De Lazzari
Il gol di Alessandro Bellemo (Como) che manda il Venezia ko

MESTRE - Sul piano personale non era certo nata sotto i migliori auspici, la sua seconda stagione in carriera in Serie B. Il 1. agosto l’acquisto stellare da far stropicciare gli occhi, lo sbarco in riva al Lario del campionissimo spagnolo Cesc Fabregas, proprio per prendere per mano il Como dalla “sua” cabina di regìa. Poi il 31 agosto l’operazione al ginocchio per sistemare una lesione al menisco, costatagli un mese in infermeria mentre i suoi compagni raccoglievano solo un pareggio (3-3 con la Spal) in cinque gare. Scherzi del destino e purtroppo per il Venezia, il momento del riscatto di Alessandro Bellemo è arrivato proprio due giorni fa, visto che proprio il 27enne di Chioggia, ha regalato tre punti d’oro al Como con una splendida prodezza al volo, per quanto insaccatasi grazie alla decisiva incertezza di Mäenpää. «Per fortuna il gol è arrivato, così mio padre non mi chiederà più perché non segno mai – ha scherzato il centrocampista veneziano sulle colonne della Provincia di Como – Era da “mors tua, vita mea”. Abbiamo avuto un episodio a favore e lo abbiamo sfruttato al meglio, ma sicuramente abbiamo meritato questo successo». Giustamente nessun cruccio da parte di capitan Bellemo, per lo sgambetto costato caro al Venezia. Del resto il suo percorso calcistico non ha mai sfiorato i colori arancioneroverdi, avendo anzi imboccato a soli dieci anni la strada del settore giovanile del Padova.

In biancoscudato il centrocampista centrale ha percorso tutta la trafila, categoria per categoria, fino ad esordire in prima squadra guarda caso – altro zampino del fato calcistico – grazie all’ex tecnico lagunare Michele Serena che il 17 maggio 2014 gli aveva concesso i suoi primi 18’ “da grande” in un successo per 2-1 allo stadio Euganeo contro il Pescara. 

PAZIENZA 
Dopo due stagioni con poco spazio in Serie C alla Spal, ecco la prima stagione da protagonista a Fano, per poi tornare nella città del Santo (nel frattempo retrocesso dalla B) in prestito dal club ferrarese. «Al Padova devo tanto perché mi ha cullato da bambino e mi ha fatto crescere come calciatore e come uomo – le sue parole al Gazzettino nel gennaio 2018 – Qui ho realizzato il sogno di ogni ragazzino quando inizia a giocare, qui avevo lasciato il cuore e l’ho sempre seguito perché nove anni non sono affatto pochi». Dopo un buon campionato alla Pro Vercelli ecco la svolta nell’estate 2019 con l’approdo al Como, neopromosso dalla Serie D. Da quel momento in poi per Bellemo 110 presenze con i lariani, una promozione in B da protagonista e leader silenzioso, tanto da essersi meritato sul campo i gradi di capitano. Ma soprattutto oggi, c’è tanto del suo se persino un top player come Fabregas sta giocando poco e solo alzandosi dalla panchina. «Sono felice perché il Como è in crescita sotto tanti punti di vista. Quella col Venezia era una partita delicata, troppo importante per il nostro cammino, e l’abbiamo vinta senza correre pericoli». 

EROE BIS 
Non solo Bellemo, nella domenica appena trascorsa un altro chioggiotto è diventato un “eroe” per la propria squadra. In Serie C il ventenne trequartista Stefano Cester, infatti, ha contribuito al meritato 2-2 (suo l’1-0) dell’Arzignano Valchiampo contro il Padova all’Euganeo. Per Cester primo gol tra i professionisti e classico dispetto dell’ex, essendo passato per il vivaio biancoscudato proprio come Bellemo, giocando poi (lui sì) nel Venezia fino alla cessione nel 2016 all’Inter. Nell’estate 2021 il passaggio al Vicenza (con esordio in Serie B per 14’ al Menti in un 2-1 sulla Reggiana) che nell’agosto scorso lo ha prestato ai cugini pari categoria dell’Arzignano, a tal punto fiduciosi nei suoi confronti da affidargli senza timore la maglia numero dieci. 

Ultimo aggiornamento: 17:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci