Covid. Venezia, si prospetta un Natale deserto. Albergatori brancolano nel buio

Martedì 24 Novembre 2020
Covid. Venezia, si prospetta un Natale deserto. Albergatori brancolano nel buio

VENEZIA - «Per Natale e Capodanno a Venezia camminiamo nel buio più totale, gli alberghi sono desolatamente vuoti o chiusi e l'incertezza costante non permette la programmazione che in questo mestiere è un passaggio fondamentale».

Lo dice Claudio Scarpa, direttore dell'Associazione veneziana albergatori, che non vede nulla di buono all'orizzonte anche se «il Governo ci dà costanti rassicurazioni sugli aiuti economici».

«A pesare è anche il fatto che a Venezia - prosegue Scarpa - è praticamente impossibile arrivare, siamo praticamente l'unica regione "gialla" quindi né dall'Italia e di conseguenza dall'estero non si prospettano arrivi». Scapa cerca di tradurre in immagini il suo sconforto. «Esco da un cinque stelle - racconta - totalmente deserto e desolante nel suo splendido vuoto, ora andrò in un tre stelle ma sarà esattamente la stessa identica cosa. Come si fa a pensare ad un Natale a Venezia - sottolinea - in queste condizioni, e poi chi può immaginare un Capodanno con un veglione.».

Di questi tempi nel recente passato, ricorda, si parlava «con i numeri; quanti arrivi, quante presenze, spesa media dell'ospite e proposte da spingere sul mercato. Ora ci confrontiamo sul chiudere o meno e mandare a casa i dipendenti o se rimanere almeno con le luci accese». 

Ultimo aggiornamento: 12:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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