Acqua alta a Venezia. La rabbia e lo sconforto di Alajmo: «Siamo in ginocchio e c'è chi ci bastona sulla schiena»

Mercoledì 9 Dicembre 2020
Acqua alta a Venezia. La rabbia e lo sconforto di Alajmo: «Siamo in ginocchio e c'è chi ci bastona sulla schiena»
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VENEZIA - «Tutti chiusi per crisi e tutti a pulire per l'acqua alta: siamo in ginocchio e c'è chi ci bastona sulla schiena». È lapidario Raffaele Alajmo, titolare dello storico caffè Quadri in Piazza San Marco a Venezia e ad del famoso gruppo tristellato della ristorazione, dopo che ieri la città è andata sott' acqua per la mancata attivazione del Mose.

«Mose o non Mose - dice Alajmo - le Procuratie Vecchie sono così basse che andiamo sempre sotto, le paratoie servono solo per ridurre il numero di maree, una decina quando va su per i 130cm, ne abbiamo già registrate una ventina e ce ne saranno almeno un'altra cinquantina da affrontare». Per Alajmo il Mose funziona solo se viene alzato anche con quote di marea più basse in attesa che, come previsto dai lavori di salvaguardia, si metta mano all'insieme di Piazza San Marco alzando e impermeabilizzando l'area con il ripristino delle canalizzazioni presenti nel sottosuolo.

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