Agguato con spranghe e pistole all'uscita della discoteca

Lunedì 13 Maggio 2019 di Davide Tamiello
Agguato con spranghe e pistole all'uscita della discoteca
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MARGHERA - In dieci contro due li hanno accerchiati armati di bastoni, spranghe e manganelli telescopici. Per rendere ancor più chiaro il messaggio intimidatorio (come se ce ne fosse il bisogno), qualcuno del gruppo avrebbe estratto anche una pistola. Il tutto in pochi secondi, l’altra notte davanti alla discoteca Molo 5 di Marghera, per poi volatilizzarsi nel nulla e sfuggire alla polizia, accorsa sul posto con tre volanti. Una aggressione vera e propria, quella subita da due giovani mestrini, terminata per un 22enne della zona con un ricovero in pronto soccorso con ferite alla testa e a una mano. 
 Sono da poco passate le quattro del mattino, il sabato sera, ormai, è agli sgoccioli. Come spesso accade, dopo la notte in discoteca, i ragazzi terminano la serata con un panino al chiosco in strada. Il personale di sicurezza del Molo 5, però, nota uno strano trambusto proprio davanti al camioncino dei panini: due giovani mestrini sono in balia di un gruppo di ragazzi dell’Est, forse albanesi. I ragazzi vengono presi a sprangate, con manganelli telescopici e bastoni di legno. Uno dei picchiatori agita una pistola, urlando e minacciando i due. Il personale di sicurezza del Molo 5 avverte il 113 e le volanti, al loro arrivo, trovano solo le vittime. Uno dei due, un mestrino classe ‘97, ha una profonda ferita alla testa e qualche graffio alla mano. Viene accompagnato in pronto soccorso e medicato, per lui fortunatamente nessuna lesione grave e viene dimesso dopo qualche ora con cinque giorni di prognosi. 
Non è chiaro, al momento, cosa abbia scatenato la lite, ma si tratterebbe dei classici futili motivi, come vengono catalogati solitamente dalle forze dell’ordine: uno sguardo non gradito, un presunto sgarro subito, una parola di troppo. Non è nemmeno certo se il gruppo l’avesse giurata ai due per una discussione all’interno del locale, o se il tutto si sia sviluppato dopo, all’esterno. Dalle testimonianze raccolte dagli agenti, però, sembra fuor di dubbio che gli aggressori fossero decisamente su di giri, probabilmente a causa di qualche eccesso tra droga e alcol. 
Sul caso sta indagando la polizia, per cercare di risalire, tramite le testimonianze dei presenti e qualche immagine di telecamere al gruppo di aggressori. Oltre alle lesioni, infatti, resta la questione delle armi, manganelli da una parte e pistola dall’altra. Alcuni mesi fa, il 14 agosto, sempre un gruppo di albanesi aveva aggredito a sprangate un connazionale in piazzetta Coin. Per gli investigatori si era trattato di un regolamento di conti per questioni di droga: In dieci persone avevano massacrato di botte la vittima, un trentenne, facendoli saltare i denti con un colpo in pieno viso. In preda al panico il giovane aveva estratto una pistola ed esploso otto colpi, nessuno arrivato a bersaglio. Da allora, i responsabili di quella aggressione e di quello scontro brutale, all’una di notte, in centro a Mestre, non sono ancora stati individuati. Si cercherà di capire, quindi, se i violenti picchiatori dell’altra notte, considerate le modalità, possano essere collegati a quel gruppo di criminali.
Ultimo aggiornamento: 08:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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