Venezia. Pugno in faccia e cadendo sbatte la testa: 50enne in un lago di sangue. Pestato forse per scommessa

L'aggressione è avvenuta in Strada Nova, verso le 19.30, quando la zona è affollatissima di veneziani e turisti

Sabato 29 Ottobre 2022 di Nicola Munaro
Strada Nova a Venezia (foto d'archivio)
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VENEZIA - Un pugno in bocca, una pozza di sangue a terra, in una Strada Nova che alle 19.30 di ieri ribolliva come non mai tra veneziani e turisti già in città in vista del fine settimana e del ponte di Ognissanti. Sono queste le coordinate e la scarna sintesi dell’ennesima aggressione in centro storico e non in piena notte, ma in un orario nel quale anche il solo brulicare di persone regala una sorta di sensazione di sicurezza.

Cosa è successo

Così non è stato ieri. Cosa sia successo lo diranno le indagini delle forze dell’ordine che prenderanno in carico il caso. Ieri sera i primi ad arrivare - ma dopo diversi minuti dalle chiamate dei presenti - sono stati una coppia di militari della guardia di finanza in pattuglia tra le calli del centro storico. Il racconto fatto alle fiamme gialle dalla vittima e da chi ha assistito alla scena, ammanta di stupore ancora di più del fatto stesso. Un uomo, italiano, sulla cinquantina è stato colpito in volto da un ragazzo - sembra un adolescente - che, in compagnia di altri coetanei, stava anche lui camminando in Strada Nova, all’altezza della Ca’ D’Oro. Il pugno, incassato all’improvviso, ha fatto prima barcollare il cinquantenne, poi caduto a terra sbattendo la testa sui masegni. Il volto, una maschera di sangue che si raccoglieva in una pozza a terra.

Tutto intorno a lui residenti di ritorno dalla spesa e commercianti della zona arrivati in suo soccorso.

Violenza gratuita. Null’altro. Al cinquantenne non è stato portato via nulla: aveva con sé il cellulare, il portafoglio e l’orologio. Nessuno del gruppo di ragazzi dal quale è uscito il picchiatore, si è fermato per provare a rubargli qualcosa. L’ipotesi è che il gesto sia figlio di una scommessa all’interno del gruppo o di una prova di forza, ma sempre per dimostrarsi qualcosa a vicenda. Le indagini partiranno dall’acquisizione delle telecamere di sicurezza installate in Strada Nova e anche dalle fotografie scattate da un veneziano che si è trovato ad essere testimone dell’aggressione e ha avuto la prontezza d’animo di immortalare tutto con lo smartphone: nel gruppetto, uno dei ragazzi in prima fila, indossa una felpa bianca. È poco, ma è qualcosa comunque da cui partire per cercare di identificare i responsabili di un’aggressione che con la mente fa tornare all’inverno 2018-2019 e alle baby gang che imperversavano in centro storico.

Il precedente

L’aggressione di ieri - e ce lo si raccontava anche in Strada Nova mentre i medici del Suem curavano il cinquantenne - arriva a meno di una settimana dal pestaggio di domenica sera in campo San Geremia. Vittima della violenza di ventenni bassanesi era stato un loro coetaneo residente a San Marino, come sammarinesi sono la sua fidanzata e la famiglia. I ventenni erano stati identificati dagli agenti della Polizia ferroviaria di Venezia, che aveva raccolto la prima denuncia del giovane, poi la squadra mobile lagunare aveva passato al setaccio le telecamere di Lista di Spagna per sovrascriverle alla denuncia della vittima e ricostruire. A scatenare l’episodio erano stati gli apprezzamenti rivolti dal gruppo di bassanesi, alla fidanzata del diciannovenne di San Marino. Lui aveva provato a difenderla ma era stato gettato a terra e picchiato dal branco, che poi aveva proseguito la sua camminata verso la stazione di Santa Lucia.

Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 11:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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