Albergo diffuso: le agenzie immobiliari si mettono in rete per essere competitive

Lunedì 5 Aprile 2021 di Lorenzo Mayer
Lido di Venezia

LIDO - Un coordinamento tra tutte le agenzie immobiliari del Lido per sviluppare il progetto che tecnicamente viene chiamato dell'albergo diffuso. Ovvero mettere a disposizione del turista che viene al Lido e pernotta in appartamento tutta una serie di servizi collegati: dal giro a cavallo alla gita nelle vetrerie di Murano; dal tennis al golf; dal tiro con l'arco al giro in gondola. Ma anche la possibilità di prenotare la cena in ristorante o di avere un taxi a disposizione per recarsi a Venezia. Così il Lido si prepara a ripartire dopo il Covid. Il coordinamento è stato lanciato da una professionista del settore, Nicoletta Grasselli, titolare dell'agenzia Venum Immobiliare. Un progetto ideato ancora più di un anno fa, prima del virus, poi fermato a causa della pandemia che ora si spera di poter avviare a partire da maggio. 
La crisi ha messo in evidenza come si debba cambiare anche l'approccio con il turismo. È difficile pensare che gli stranieri possano tornare in numero consistente già in massa almeno per quest'anno.

Ecco perché specializzarsi sul turismo nazionale, in previsione che possano ricominciare anche gli spostamenti tra le regioni.

SERVIZI AGGIUNTIVI

L'agenzia immobiliare si attrezza come la reception di un grande albergo. Occorre infatti, pensando ai tempi di crisi, proporre servizi aggiuntivi che possano invogliare a una permanenza più lunga chi verrà a trascorrere un periodo di vacanza nell'ex isola d'oro. Oltre all'alta specializzazione delle dimore turistiche, verranno offerti anche altri servizi: assistenza fiscale, commercialisti, consulenti tributari. Tutti insieme per offrire un'assistenza a 360 gradi. «Le difficoltà ci sono - conferma Nicoletta Grasselli - vedendo il Lido abbiamo pochissime prenotazioni per giugno, e quasi nessuno che ha prenotato per l'intera stagione. Per questo occorre specializzarsi il più possibile, dando una serie di opportunità. Tra le opzioni ci potrebbe essere anche la presenza di una guida turistica dedicata al nucleo familiare. Perché questo avvenga, però, ci vuole la possibilità di aprire gli spostamenti tra le regioni. Altrimenti rischia di essere un sacrificio inutile, e i turisti italiani vanno all'estero anziché venire da noi». 
 

Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 08:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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