MESTRE - Non sarà la terza pista di cui si parla da anni ma Save sta investendo 135 milioni di euro per rifare completamente quella principale esistente e la secondaria perché, comunque, i flussi di traffico del Marco Polo continuano a crescere e presto le due infrastrutture non sarebbero più sufficienti.
Per comprendere l'entità dell'intervento, si tratta dell'investimento più importante del MasterPlan 2012-2021 varato da Save, la società di gestione dello scalo, con una spesa complessiva preventivata di 850 milioni di euro (430 dei quali già spesi in particolare per la nuova darsena coperta, il moving walkway che collega la darsena con l'aerostazione, le nuove caserme di Vigili del fuoco e Guardia di finanza, e il primo ampliamento dell'aerostazione).
UNICO IN ITALIAE ciò che fa di questo progetto un unicum in Italia è il fatto che i lavori verranno eseguiti mentre l'aeroporto continuerà ad operare regolarmente: non a caso la sequenza delle opere è stata suddivisa in 7 fasi di lavoro successive così da permettere, in alcuni momenti, l'utilizzo alternato della pista principale e di quella secondaria. Dopo le operazioni preliminari di cantiere effettuate quest'estate, i lavori partiranno domani e dureranno per 25 mesi per essere completati a settembre del 2020. Se ne occuperà l'Ati di imprese tra il Gruppo Icm-Impresa Costruzioni Maltauro di Vicenza e la società Itinera (Gruppo Gavio), mentre la progettazione è stata eseguita da Mci, Errevia e Rocksoil. Dei 135 milioni di euro, 30 serviranno per realizzare le nuove pavimentazioni di volo, compreso l'allungamento della pista secondaria che diventerà lunga come quella principale (passando da 2.780 metri a 3.300 per consentire un agevole accesso ed uscita degli aerei), e 105 per opere di manutenzione straordinaria che comprendendo anche l'adeguamento delle aree di sicurezza a servizio delle testate, l'adeguamento delle opere idrauliche per lo smaltimento delle acque meteoriche, la riconfigurazione delle vie di rullaggio degli aeromobili a terra. Anche i raccordi tra le due piste saranno completamente rifatti perché verranno realizzati in modo da evitare agli aerei di fare delle curve a gomito e assicurare invece un'uscita rapida per la pista principale, così si potranno aumentarne le potenzialità in termini di capacità operativa perché più velivoli decolleranno in minor tempo.
PIÙ SICUREZZAAltro intervento fondamentale sarà l'adeguamento delle dotazioni impiantistiche e l'incremento delle dotazioni di sicurezza di entrambe le piste, in particolare per quanto riguarda gli Aiuti Visivi Luminosi e i sistemi di protezione/rilevazione delle incursioni non autorizzate in pista, sempre per poter gestire il costante aumento del traffico aereo con più alti standard di sicurezza, in particolare in condizioni di bassa visibilità. «Stiamo procedendo sulla base di una serrata tabella di marcia che sta progressivamente dando forma a quanto definito dal Masterplan - commenta Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save -. Nostro compito e nostro costante obiettivo sono quelli di rispondere alle esigenze di mobilità del territorio e di sostenere lo sviluppo dell'area attraverso collegamenti con sempre nuovi mercati». E per adeguare lo scalo ai fabbisogni del Nordest, in termini di imprese e di turismo, Save da anni è impegnata in uno sforzo continuo, anche perché ogni innovazione che viene realizzata ha una complessità determinata non solo dal fatto di dover garantire l'operatività dello scalo ma pure «dalla molteplicità dei soggetti attivi - spiega l'ad del Gruppo Monica Scarpa -. Questo nuovo intervento è un'opera ingegneristica importante alla quale abbiamo lavorato per due anni a stretto contatto coi progettisti e con l'Enac. E l'anno prossimo procederemo anche con l'ulteriore ampliamento dell'aerostazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Per comprendere l'entità dell'intervento, si tratta dell'investimento più importante del MasterPlan 2012-2021 varato da Save, la società di gestione dello scalo, con una spesa complessiva preventivata di 850 milioni di euro (430 dei quali già spesi in particolare per la nuova darsena coperta, il moving walkway che collega la darsena con l'aerostazione, le nuove caserme di Vigili del fuoco e Guardia di finanza, e il primo ampliamento dell'aerostazione).
UNICO IN ITALIAE ciò che fa di questo progetto un unicum in Italia è il fatto che i lavori verranno eseguiti mentre l'aeroporto continuerà ad operare regolarmente: non a caso la sequenza delle opere è stata suddivisa in 7 fasi di lavoro successive così da permettere, in alcuni momenti, l'utilizzo alternato della pista principale e di quella secondaria. Dopo le operazioni preliminari di cantiere effettuate quest'estate, i lavori partiranno domani e dureranno per 25 mesi per essere completati a settembre del 2020. Se ne occuperà l'Ati di imprese tra il Gruppo Icm-Impresa Costruzioni Maltauro di Vicenza e la società Itinera (Gruppo Gavio), mentre la progettazione è stata eseguita da Mci, Errevia e Rocksoil. Dei 135 milioni di euro, 30 serviranno per realizzare le nuove pavimentazioni di volo, compreso l'allungamento della pista secondaria che diventerà lunga come quella principale (passando da 2.780 metri a 3.300 per consentire un agevole accesso ed uscita degli aerei), e 105 per opere di manutenzione straordinaria che comprendendo anche l'adeguamento delle aree di sicurezza a servizio delle testate, l'adeguamento delle opere idrauliche per lo smaltimento delle acque meteoriche, la riconfigurazione delle vie di rullaggio degli aeromobili a terra. Anche i raccordi tra le due piste saranno completamente rifatti perché verranno realizzati in modo da evitare agli aerei di fare delle curve a gomito e assicurare invece un'uscita rapida per la pista principale, così si potranno aumentarne le potenzialità in termini di capacità operativa perché più velivoli decolleranno in minor tempo.
PIÙ SICUREZZAAltro intervento fondamentale sarà l'adeguamento delle dotazioni impiantistiche e l'incremento delle dotazioni di sicurezza di entrambe le piste, in particolare per quanto riguarda gli Aiuti Visivi Luminosi e i sistemi di protezione/rilevazione delle incursioni non autorizzate in pista, sempre per poter gestire il costante aumento del traffico aereo con più alti standard di sicurezza, in particolare in condizioni di bassa visibilità. «Stiamo procedendo sulla base di una serrata tabella di marcia che sta progressivamente dando forma a quanto definito dal Masterplan - commenta Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save -. Nostro compito e nostro costante obiettivo sono quelli di rispondere alle esigenze di mobilità del territorio e di sostenere lo sviluppo dell'area attraverso collegamenti con sempre nuovi mercati». E per adeguare lo scalo ai fabbisogni del Nordest, in termini di imprese e di turismo, Save da anni è impegnata in uno sforzo continuo, anche perché ogni innovazione che viene realizzata ha una complessità determinata non solo dal fatto di dover garantire l'operatività dello scalo ma pure «dalla molteplicità dei soggetti attivi - spiega l'ad del Gruppo Monica Scarpa -. Questo nuovo intervento è un'opera ingegneristica importante alla quale abbiamo lavorato per due anni a stretto contatto coi progettisti e con l'Enac. E l'anno prossimo procederemo anche con l'ulteriore ampliamento dell'aerostazione».
