Famiglia inglese positiva si "consegna" a Tessera e va in quarantena sul lago di Garda

Lunedì 24 Agosto 2020 di Monica Andolfatto
Famiglia inglese positiva si "consegna" a Tessera e va in quarantena sul lago di Garda
VENEZIA Sbarcati ieri mattina - 23 agosto - al Marco Polo di Venezia con un volo proveniente da Malaga (Spagna), si sono sottoposti volontariamente al test e sono risultati tutti e quattro positivi. Padre, madre e due figli di nazionalità inglese che, terminato il soggiorno sulle spiagge dell'Andalusia, avevano in programma di continuare la vacanza in riva al Lago di Garda.
Un ruolino di marcia interrotto dall'infezione da Covid, intercettata all'aeroporto lagunare grazie al presidio attivato dall'Ulss 3 Serenissima fin da Ferragosto, prima in Italia - come più volte sottolineato dal direttore generale Giuseppe Dal Ben - ad applicare l'obbligo imposto dal Governo ai rientranti dai 4 paesi considerati a rischio che per lo scalo di Tessera si riducono a tre, Spagna, Grecia e Malta perché non ci sono collegamenti diretti con la Croazia.
E se prima chi atterrava a Venezia doveva attendere dalle 24 alle 48 ore per avere l'esito via sms, da alcuni giorni invece sono sufficienti appena 7 minuti in quanto in via di introduzione i cosiddetti esami rapidi, ovvero la Polaroid del Covid test, che fotografa la situazione in tempo reale senza la necessità del passaggio in laboratorio. L'intera famiglia è stata quindi isolata dal resto dei passeggeri - tutti tamponati e risultati negativi - e affidati all'assistenza sanitaria che ne ha curato quindi il trasferimento protetto in una località idonea a trascorrere la quarantena domiciliare. Va detto che tutti i componenti del nucleo familiare sono asintomatici e in buona salute. Non è stato possibile verificare se la casa privata indicata dai cittadini britannici sia situata sul Garda oppure nel veronese da conoscenti. In ogni caso tutte le spese sostenute dalla strutture preposte, sia per lo spostamento sotto tutela che per l'eventuale vitto e alloggio, sono a carico degli stessi soggetti interessati dalla misura di contenimento del contagio.

I MARINAI
È successo anche per i nove marinai filippini che poco più di una settimana fa si stavano imbarcando per lavoro su una nave a Chioggia: al controllo del locale punto di rilevazione uno di loro ha evidenziato la positività al Coronavirus e quindi l'Ulss 3 ha provveduto al loro isolamento nella foresteria dell'ospedale civile di Venezia centro storico: i costi assunti nei 14 giorni per l'ospitalità e per gli alimenti sono stati coperti dall'agenzia marittima che li aveva ingaggiati.
A ieri sera, sono 6.500 i tamponi eseguiti al Marco Polo, con una media di poco più di 722 al giorno: 13 i voli quotidiani in arrivo da Spagna, Grecia e Malta. L'analisi dei numeri riporta che ben più della metà dei passeggeri, il 67%, sceglie di farsi processare subito: il 58% proviene dalla penisola iberica, il 40% da quella ellenica, il 2% dall'isola maltese. Salgono a 15 i viaggiatori risultati finora contagiati, pari allo 0,2% del totale. Le postazioni anti Covid dell'Ulss 3 lavorano 24 ore su 24, con tre turni, ciascuno dei quali gestito da team così composti: due coordinatori, 7 infermieri e 4 amministrativi. Per velocizzare le operazioni nel rispetto del distanziamento sociale è stato predisposto un apposito percorso di instradamento scandito da tre tappe: accoglienza con la compilazione del modulo di autocertificazione, accettazione burocratica e prelievo dei campioni necessari per eseguire il tampone.
 
Ultimo aggiornamento: 10:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci