Tapis roulant fermi, servizi ridotti: "safari" tra l'erba alta all'uscita per i passeggeri

Martedì 15 Giugno 2021 di E.T.
Aeroporto Marco Polo, ieri, passeggeri costretti a lunghi percorsi con le valigie

MESTRE Da un lato ferve l'attività per tornare a far volare l'aeroporto di Tessera, dall'altro i pochi passeggeri che hanno ripreso a frequentarlo, si trovano in mezzo ad una sorta di deserto, nel quale i servizi cui erano abituati sono sospesi o ridotti. Attività commerciali al minimo, moving walkway ancora chiuso ed è tornata pure l'erba alta in tutta l'area all'interno del perimetro aeroportuale.

Sembra di essere nel 2012 quando Save, per ripicca contro l'allora Governo per la mancata firma del contratto di programma che doveva consentire di aumentare le tariffe praticate alle compagnie per atterrare a Tessera, aveva smesso di ordinare lo sfalcio dell'erba proprio nei giorni dello sbarco in città degli ospiti della Mostra del cinema e del presidente della Repubblica. 


TAGLI AI COSTI

Questa volta non è una polemica ma probabilmente rientra nell'operazione più ampia di taglio dei costi per sopportare la flessione del 70% dei passeggeri che ha colpito anche il Marco Polo ormai da oltre un anno e mezzo. E anche se aerei e passeggeri cominciano lentamente ad aumentare, ancora non ci sono le condizioni per tornare a spendere come se ci fossero gli 11 milioni di passeggeri all'anno di prima del Covid. Save già in occasione dell'ultima Mostra del cinema, lo scorso settembre, aveva spiegato i motivi per i quali il corridoio col tapis roulant (il moving walkway), che collega la darsena all'aerostazione, continuava a rimanere chiuso. E così anche parte delle attività commerciali. Falciare l'erba alta, però, che con l'arrivo del caldo diventa oltre che un problema di immagine, un disagio a causa delle zanzare e un possibile rischio per gli incendi, non dovrebbe essere una spesa impossibile da affrontare.
Tornando al mowing walkway, non è una bella accoglienza per i passeggeri costringerli a farsi dieci minuti a piedi sotto il sole, trascinando le valige, e a fianco della strada. In pratica è lo stesso percorso che c'era fino a novembre 2016 quando vennero inaugurati il corridoio sopraelevato con il tapis roulant e l'aria condizionata e il Water Terminal, la darsena che accoglie, in un ambiente riparato, le imbarcazioni provenienti da Venezia.


SICUREZZA

In questo caso, oltre alla necessità di risparmiare, Save lo scorso settembre, quando i viaggiatori della Mostra del cinema si lamentarono, sostenne che ci sono anche questioni di sicurezza e sanitarie: «Per riaprire il corridoio con il tapis roulant seguendo le norme anti Covid-19, occorrerebbe dotarlo di barriere in plexiglass per tutta la lunghezza della struttura, in modo da separare i flussi in andata e ritorno, cosa che complicherebbe non poco l'operazione, anche perché non è semplice garantire il riciclo dell'aria condizionata come richiesto dalle normative Covid». Ora che la pandemia, grazie ai vaccini e alla bella stagione, ha cominciato a concedere una tregua, e che nel frattempo Save ha dotato il corridoio di un sistema che elimina quasi il 100% di batteri e virus, la parte sanitaria dovrebbe passare in secondo piano rispetto a quella economica.
 

Ultimo aggiornamento: 09:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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