Aereo precipita in Macedonia, morti
5 veneti e un manager kosovaro

Mercoledì 7 Settembre 2016 di Mauro Favaro
Da sin. 4 dellle vittime: Montagner, Bastasin, Dalle Mulle e Ilaria Berti
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TREVISO - Tragedia nei cieli sulla rotta Treviso-Pristina. Sono morti tutti i 6 occupanti di un Piper in un terribile incidente aereo avvenuto nei cieli della Macedonia. Un velivolo Piper dell'AeroClub di Treviso, registrato in Germania, ma in carico allo storico club della Marca, si è schiantato a 20 km  dalla capitale Skopje: le sei persone a bordo sono tutte morte sul colpo. Si tratta di 5 veneti e di un friulano d origine kosovare.

Ai comandi c'era il presidente dell'AeroClub, Francesco Montagner, con accanto altri componenti e vertici dello stesso gruppo: Dario Bastasin, 62 anni, il vicepresidente (imprenditore a Quinto), e Luca Dalle Mulle, 55enne, il contabile e anche lui imprenditore a Povegliano (Tv). Con loro anche altri due veneti Ilaria Berti (43enne amica di Dalle Mulle) e il broker assicurativo Angelo Callegari oltre a Visar Degaj, imprenditore di origine kosovara  con cittadinanza italiana e residente in Friuli. Il Piper, un bimotore da sei posti, era partito dall'aeroporto Canova alle 14 di ieri poco dopo altri tre velivoli dell'associazione. Avrebbe dovuto atterrare a Skopje, capitale della Macedonia, dove era stata prevista una sosta per il rifornimento, prima di proseguire alla volta di Pristina, in Kosovo, destinazione finale. 

Dalla pista di Treviso si  erano dunque alzati 4  voli: due per Pristina e altri due con uno scalo obbligato (con 18 passeggeri totali), tutti arrivati a destinazione eccetto il Piper guidato dal presidente dell'Aeroclub.  Verso le 17.40, quando si trovava in volo a 20 km  dall'aeroporto Carlo Magno di Skopje è improvvisamente sparito dai radar. Nella zona le condizioni climatiche erano difficili: pioggia, vento e scarsa visibilità. Per causa ancora tutte da indagare, il Piper è precipitato al suolo e nell'impatto è letteralmente esploso in una palla di fuoco.

L'allarme è stato dato dalle persone che vivono nella zona del villaggio Vetersko, sul confine della regione macedone di Veles, nella parte centrale del paese. Gli abitanti hanno sentito il botto e poi visto le fiamme levarsi altissime, secondo alcuni testimoni già nella caduta l'aereo aveva preso fuoco.

Negli istanti precedenti la scomparsa dai radar, il pilota Montagner aveva iniziato correttamente le manovre di atterraggio e la torre di controllo, a quanto pare, aveva già dato l'okay alla discesa. Il volo di oltre 800 km  tra Treviso e Skopje non è inusuale per i piloti dell'AeroClub che sorge proprio accanto al Canova e che usa la stessa pista. Per spostamenti simili veniva noleggiato proprio quel bimotore con matricola tedesca. E Montagner lo sapeva portare bene. Il presidente era un pilota esperto con centinaia di ore di volo alle spalle. Anche Bastasin era un pilota. Dieci anni fa è stato protagonista di un piccolo incidente proprio a Treviso: in fase di atterraggio il carrello del suo piccolo aereo non si è aperto e ha dovuto planare sulla pista direttamente con la pancia del velivolo.

IL RICONOSCIMENTO
 L'autorità giudiziaria macedone che sta compiendo accertamenti sull'incidente aereo  ha chiesto ai familiari delle vittime campioni di fluidi biologici per poter ottenere dagli stessi il Dna e procedere così al riconoscimento dei corpi.
Nel frattempo i controllori di volo in servizio alla torre di controllo di Skopje sono stati ascoltati dalla magistratura ma pare si debba escludere del tutto, per la mancanza di segni di bruciatura sui rottami dell'aereo, l'ipotesi di un'esplosione in volo. Il Piper, perciò, si sarebbe schiantato al suolo mentre era ancora integro per cause ancora oscure e che si tende ad attribuire alla violenza della perturbazione in atto sulla zona.
Il maltempo che non si attenua, del resto, è la ragione che trattiene ancora nella vicina Pristina le 12 persone componenti gli equipaggi giunti a bordo degli altri tre velivoli decollati da Treviso ieri pomeriggio per partecipare ad una celebrazione in programma per oggi (ma che è stata annullata) in occasione del primo anniversario di fondazione di un'associazione di dilettanti del volo nel capoluogo kosovaro.

Agli italiani, anch'essi ascoltati per l'acquisizione di informazioni sommarie dalla polizia locale, è stata offerta una sistemazione in albergo fino a quando le condizioni meteo non renderanno possibile il rientro a Treviso, certamente non prima di domani.

Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 08:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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