Il Mose resta giù: Piazza San Marco, Rialto e Cannaregio ancora allagati

Lunedì 12 Dicembre 2022 di Michele Fullin
Acqua alta a Venezia
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VENEZIA - Neppure ieri il sinistro sibilo delle sirene ha turbato il sogno dei veneziani e degli ancora tanti ospiti pernottanti in città in hotel e appartamenti. La previsione di marea era infatti al di sotto della soglia dei 110, oltre la quale scattano gli avvisi, quindi il Mose non si è alzato e l'acqua ha potuto invadere le parti più basse della città.

Il picco è stato raggiunto alle 11.40 con 102 centimetri in punta della Salute, mentre le boe mareografiche fuori dalle bocche di porto segnavano anche 105, per via dell'accumulo di acqua dovuto al vento di bora che ha soffiato forte per buona parte della giornata.

PARTI ALLAGATE
Ad allagarsi è stata una porzione della città che va dal 5 all'8 per cento e per lo più le zone allagate erano servite da passerelle per un passaggio in sicurezza della gente. Sotto quindi piazza San Marco con una ventina di centimetri d'acqua, ma non la Basilica, grazie alla barriera in vetro tutta intorno ad essa, che sta facendo il suo lavoro egregiamente. In questo modo, con nartece all'asciutto, è possibile procedere con l'urgente restauro dei marmi e dei mosaici che nel 2019 erano stati seriamente compromessi, dopo un intervento che si era concluso appena un anno prima.
Sotto anche Rialto e l'Erbaria, sotto fondamenta di Cannaregio, che resta uno dei punti più bassi della città.

MAREGGIATE
Proprio per San Marco e, in prospettiva, anche per Cannaregio, sono in corso lavori importanti per lasciare fuori l'acqua fino a quota 110 centimetri, al di là della quale scatta (in particolari condizioni meteomarine) il via al sollevamento del Mose.
Per il resto, chi si trovava nelle zone soggette all'acqua è dovuto tornare ai vecchi tempi: paratia installata e pompa in azione di buon mattino.
Il forte vento di ieri ha provocato anche delle mareggiate, che hanno spazzato le spiagge già martoriate a sufficienza durante lo scorso mese.
Da oggi la situazione dovrebbe migliorare: il Centro maree del Comune prevede una massima di 70 centimetri alle 1.45, e 95 centimetri alle 11.35 e poi 90 per mezzogiorno di domani.

UN AIUTO DALL'ATLANTICO
C'è una variabile legata alla temperatura superficiale dell'Oceano Atlantico, tra i fattori che influenzano la marea nell'Alto Adriatico e che nei prossimi decenni potrebbe frenare, temporaneamente, l'innalzamento del livello del mare a Venezia. A questa conclusione è giunto lo studio condotto dai ricercatori dell'Università Cà Foscari, coordinati da Davide Zanchettin, e pubblicato sulla rivista Earth and Space Science. Il parametro preso in considerazione dalla ricerca è la cosiddetta Variazione multidecennale atlantica (Vma), già osservata nella seconda metà del Novecento in una fase di raffreddamento. Dalla ricerca, svolta su dati degli ultimi 150 anni, emerge che le fasi calde sono legate a tempi più veloci di innalzamento del livello del mare a Venezia, e viceversa. Gli scenari produrrebbero dunque un temporaneo rallentamento dell'innalzamento del mare, contrastando gli effetti del riscaldamento globale.
 

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