Acqua alta, nuovi lavori per 1 milione a S. Marco, Sant'Erasmo, Pellestrina con i risparmi dei primi cantieri

Martedì 29 Giugno 2021 di Roberta Brunetti
Acqua alta, nuovi lavori per un milione

VENEZIA - In tutto, quasi un milione di euro: 450 mila per completare il ripristino della riva dei Giardinetti reali a San Marco; 250 mila per il recupero del marginamento di Sant’Erasmo; 200 mila per ricostruire l’approdo del centro ittico sperimentale di Pellestrina. Tutti soldi risparmiati dagli altri interventi già realizzati o in programma per riparare i gravi danni causati alle opere pubbliche dall’acqua grande del 2019, che ora sono stati riassegnati per completare e migliorare lavori già in corso (il caso di San Marco e Sant’Erasmo) o per finanziarne di nuovi (quello di Pellestrina).

Ieri il sindaco Luigi Brugnaro, nella sua veste di commissario all’emergenza, ha firmato i tre decreti con i nuovi stanziamenti. Una manovra concordata con la Protezione civile, resa possibile dalle economie effettuate sugli altri interventi del piano emergenziale che complessivamente vale 57 milioni. Tanto ingenti, infatti, sono stati i danni causati dall’acqua grande alle sole opere pubbliche della città.

Ora il milione risparmiato e riassegnato sarà utilizzato, quasi per metà, per completare l’intervento in corso a San Marco. I 450 mila euro, appunto. Davanti ai Giardinetti la mareggiata aveva colpito duramente, sfondando il marginamento, spazzando la balaustra... Inizialmente erano stati stanziati un milione e 830mila euro. Troppo poco.

Una prima variante ne aveva aggiunti 500 mila. Ora il decreto di ieri finanzia una seconda variante da 450 mila per un totale che arriverà a 2 milioni e 780mila euro. Con i nuovi fondi saranno realizzate le pavimentazioni definitive dei due belvedere a ridosso della balaustra, con relativa rete di smaltimento delle acque meteoriche; nonché due grandi aiuole verdi parallele al belvedere. Il progetto prevede anche la realizzazione di una serie di postazioni «provvisorie aggiuntive» per i taxi acquei. Una scelta che il decreto motiva con la ripresa del turismo: «Il progressivo allentarsi delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19 e la ripresa dei flussi turistici ha reso urgente permettere ad un numero maggiore di taxi acquei di stazionare nei pressi dell’imbarcadero galleggiante ora in uso, senza peraltro creare intralcio alla navigazione di linea ed ai pontoni a servizio del cantiere».

Altra novità di questa tranche di lavori sarà un restyling dei pontili lignei, che correvano paralleli alla Riva e che verranno ripristinati alla fine del cantiere: i parapetti in acciaio inox saranno sostituiti da strutture metalliche con corrimano in legno, più eleganti, pensate per alleggerire almeno un po’ l’impatto di questi pontili sulla storica balaustra che una volta di affacciava direttamente sull’acqua.


Particolarmente danneggiata dall’acqua grande è stata anche Sant’Erasmo. Qui è in corso un intervento corposo da 4 milioni 270 mila euro per il ripristino del marginamento, a cui ora si aggiungono altri 200 mila euro che saranno impiegati per la messa in sicurezza della chiavica numero 3. Con l’ultimo finanziamento da 250 mila euro, infine, sarà realizzato un nuovo pontile per il Centro ittico sperimentale dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario: una struttura che ricalcherà le forme del pontile originario, quasi non più visibile. L’obiettivo del progetto è di «mascherare e rendere più sicura la navigazione in prossimità» di impianti e vasche di coltura. I tre interventi e tutti quelli del piano - assicurano a Ca’ Farsetti- si concluderanno entro l’autunno.

Ultimo aggiornamento: 06:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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