A4, raffica di schianti nel tratto maledetto: violento scontro fra Tir, autostrada bloccata, morto un camionista

Prima delle 17.30 altri due incidenti, sempre in direzione Trieste, tra Cessalto e San Stino: auto finita sotto Tir e doppio tamponamento

Martedì 3 Maggio 2022 di Marco Corazza
Schianto mortale in A4
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Tragico schianto tra  Tir in A4 provoca i rallentamenti, in 5 chilometri raffica di incidenti uno dopo l'altro nel tristemente conosciuto come tratto maledetto. L'inferno oggi, martedì 3 maggio, sulla A4 nel tratto maledetto, tra lo svincolo di San Stino e il nodo autostradale di Portogruaro. E' arrivato l'elicottero del Suem, un camionista sloveno ha perso la vita.

L'autostrada è stata riaperta solo alle 18.30 oltre 4 ore dopo il primo incidente.

Il primo incidente è accaduto verso le 14.50 tra due Tir al chilometro 447, lungo la carreggiata est in direzione di Trieste. Inevitabile la coda, tanto che al km 445 subito è accaduto un altro incidente. Anche questa volta due Tir sono rimasti coinvolti in un violento tamponamento. Al km 442, in sequenza, altri due veicoli si sono scontrati. Si tratta di due camion stranieri: uno polacco e uno sloveno: ad avere la peggio l'autista di quest'ultimo autoarticolato che è morto sul colpo. La vittima è un 59enne residente a Nova Gorica, Petrzviz Joszko, nato a Postumja nell'aprile del 1963. 

 

Sugli incidenti sono arrivati i Vigili del fuoco con il personale del Suem, la Polizia stradale e gli ausiliari del traffico. Il traffico lungo la A4 è al momento bloccato:  A4 chiusa da San Stino a Portogruaro, obbligo di uscita a San Stino in direzione di Trieste. Oggi era previsto bollino rosso, ma sul tratto opposto, quello in direzione di Venezia, dove in effetti il traffico è particolarmente intenso. Tanti gli autoarticolati provenienti dal Centro Est Europa diretti verso il Nord Italia dopo i due giorni di stop alla circolazione per le festività in Slovenia.

Poco prima delle 16.30 c'è stato un quarto incidente, sempre in direzione Trieste, al km 436, tra Cessalto e San Stino: un'auto è finita sotto un Tir. Un'ora dopo, 500 metri dopo, il quinto incidente per fortuna con soli danni ai veicoli.

Le reazioni

Il presidente di Unioncamere del Veneto, Mario Pozza, commenta gli incidenti avvenuti in A4 nel corso della giornata di oggi: «È un'altra giornata maledetta e purtroppo non solo per la raffica di incidenti, ma perché ha perso la vita una persona. Per questo il nostro pensiero va innanzitutto a lui e ai suoi famigliari cui esprimiamo le nostre più sentite condoglianze. Su questo tratto, però, non è la prima volta che ci sono incidenti tragici che coinvolgono persone, mentre stanno svolgendo il proprio lavoro. E una situazione insostenibile che non riguarda solo l'aspetto infrastrutturale, ma tocca da vicino la sicurezza stradale e quella dei lavoratori che percorrono questo tratto ogni giorno rischiando la vita. Lo diciamo a pochi giorni dal primo maggio che ci ricorda l'importanza della sicurezza sul lavoro ed intervenire per risolvere i problemi su questo tratto maledetto significa tutelare lavoratori, imprese e cittadini». «Lo ripetiamo da mesi   che è ingiustificabile quello che sta succedendo e lo dicono i numeri che parlano di un vero e proprio bollettino di guerra che continua a correre registrando incidenti quasi ogni giorno. Voglio ricordare che l'ultimo comunicato l'ho fatto solo qualche giorno fa. Siamo consapevoli che ci sono problemi enormi da affrontare per il Governo come le conseguenze della guerra, il costo del carburante e dell'energia, ma siamo altrettanto consapevoli che non si può girarsi dall'altra parte. È necessario intervenire al più presto per risolvere una questione che si trascina da anni. Il territorio, le comunità e le istituzioni sono compatte nel chiedere investimenti per la terza corsia che come ci dicono i fatti non può più aspettare».

«Come Unioncamere del Veneto -conclude- da tempo stiamo sottolineando la necessità di trovare una soluzione e mettere fine a questa vicenda. Il nostro è un appello all'assunzione di responsabilità perché ogni giorno perso rischia di allungare il bollettino di guerra».

 

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Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 11:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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