A Zuglio arriva più di un milione di euro per valorizzare il sito archeologico

Venerdì 11 Febbraio 2022 di Antonella Lanfrit
A Zuglio arriva più di un milione di euro per valorizzare il sito archeologico

Il sito archeologico Iulium Carnicum di Zuglio, unico centro urbano antico di età romana conservato nell'area alpina orientale, rientra tra i 38 grandi progetti che il ministero della Cultura ha deciso di finanziare con 200 milioni complessivi. A Zuglio sono stati destinati 1,25 milioni per la riqualificazione e valorizzazione del sito archeologico. È l'importante novità scaturita ieri dopo l'approvazione da parte della Conferenza Unificata Stato Regioni dell'elenco dei progetti previsti sul territorio nazionale dal ministro Dario Franceschini. «Grandi» progetti perché considerati «strategici» per favorire il rilancio della competitività territoriale dell'Italia e la crescita economica e sociale.

Il Piano nel suo complesso prevede la tutela, la riqualificazione, la valorizzazione, la promozione culturale e l'incremento dell'offerta turistica. Nello specifico, l'intervento sul sito archeologico di Zuglio prevede il completamento dello scavo, il rinnovo della copertura e la realizzazione di un punto panoramico che permetta una migliore e completa comprensione dell'area archeologica valorizzando tutto il percorso di visita del Foro. «Il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale è uno degli assi fondamentali su cui si fonda la crescita economica e sociale del Paese ha affermato il ministro Franceschini -. Questo intervento rientra tra i 38 progetti strategici che il ministero ha portato in Conferenza Stato Regioni a conferma della centralità della cultura nell'azione di politica economica del governo».


IL PIANO

Iulium Carnicum, così come tutti gli interventi della Programmazione strategica dei Grandi Progetti, è dunque destinato a diventare uno strumento di promozione dell'offerta culturale e turistica italiana e un veicolo di sviluppo economico sostenibile del territorio. L'area archeologica di Zuglio si articola attorno al foro romano, centro pulsante dell'antica città di Iulium Carnicum. Dei resti del foro si conservano parti di alcuni edifici pubblici principali: un tempio, un capitolium, il complesso termale, risalente al I secolo d.C. noto per le decorazioni di alcuni ambienti, in particolare del frigidarium ricco di affreschi in stile pompeiano e la Basilica. Nel Museo archeologico di Zuglio sono esposti invece i reperti dell'area insieme a testimonianze precedenti e successive all'epoca romana. Interessante è la collezione di bronzi, vasellame e ceramiche. La prima sicura dell'insediamento romano fu quella del vicus, cioè un piccolo centro non dotato di autonomia amministrativa, ma probabilmente dipendente da Aquileia, istituito in età cesariana, negli anni centrali del I sec. a.C., come ricorda la pubblicazione «Tra storia e fede, Guida storico-artistica a Pievi e siti archeologici in Carnia», di autori vari, edito dalla Regione Fvg nel 2011, richiamata dal sito web www.archeocartafvg.it. Esso fu da subito ben pianificato per quanto riguarda i sistemi infrastrutturali, come, ad esempio, le strade e lo smaltimento delle acque. La fisionomia dell'abitato cambiò radicalmente in coincidenza con l'autonomia amministrativa: il piccolo centro divenne città ed entro la seconda metà del I sec. a.C. fu avviato un imponente e articolato progetto di monumentalizzazione degli spazi e degli edifici pubblici, che portò anche alla realizzazione di infrastrutture come l'acquedotto, di cui sono state rinvenute alcune tubazioni in piombo. Sul luogo già destinato a spazio pubblico venne creato il foro, fulcro della vita civile, amministrativa e politica della città, che costituisce l'area archeologica.

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