Peccato che numerose vecchie glorie bianconere siano state costrette all’ultimo istante a rinunciare alla “Partita del Cuore”svoltasi nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 3 giugno, al “Tognon” di Fontanafredda nell’ambito della tre giorni in onore di Zico, rientrato in Friuli per partecipare alla presentazione del libro “Delitto Imperfetto”, scritto a quattro mani da Franco Dal Cin e Massimo Meroi, in cui viene riavvolto il nastro dei 18 mesi trascorsi dal Galinho nell’Udinese (dal 1983 al 1985), culminati con la condanna del giocatore (23 maggio 1983) per costituzione di capitali all’estero anche se l’asso brasiliano in sede di appello verrà completamente prosciolto per non avere commesso il fatto.
LE FORMAZIONI
Alla fine, inserendo alcuni giovani del posto, nonchè amici degli amici, sono state allestite due formazioni che hanno indossato le maglie messe a disposizione dell’ Udinese Calcio cui, anche per altre iniziative, si deve molto per l’organizzazione dell’intero evento. Una squadra indossava la divisa bianconera, l’altra quella turchese, tutte personalizzate e ciò ha ha comportato non poco lavoro per i magazzinieri del club udinese. Il calcio d’inizio lo ha dato Zico e per la cronaca ha vinto la squadra in maglia bianconera per 1-0, ma il risultato conta nulla, semmai va messo in risalto che in campo c’erano vecchi amici alcuni dei quali da tempo non si vedevano. Un revival come detto, emozionante, oltretutto sulle due panchine sedevano due allenatori che hanno fatto la storia dell’ Udinese, Massimo Giacomini (alla guida dei bianconeri), Alberto Zaccheroni, per gli altri. In particolare quando Zac è entrato nello stadio ci sono stati scroscianti applausi per lui. “Fa sempre piacere riceverli – ha detto - anche se è trascorso un quarto di secolo dal mio trascorso sulla panca dell’ Udinese. Oggi ritrovo alcuni “miei” atleti, Rossitto, Calori, Bertotto con i quali ho sempre avuto un buon rapporto come del resto con gli altri. Alcuni di loro faranno parte della nazionale no profit che a breve dirigerò e che avrà scopo benefico”. Poi Zaccheroni si è soffermato sull’ Udinese. “Non conosco il progetto dei Pozzo, posso comunque pensare solo bene, è una squadra mostruosamente fisica come ce ne sono poche. Una squadra ben costruita, L’ Udinese tempo fa ha rinunciato ad acquistare dalle grandi squadre, ha rinunciato ai nomi, puntando sui talenti e questa politica ha sempre pagato”.
LA GARA
Per quanto riguarda la gara, sono stati disputati due tempi di 20’ ciascuno. Tra i migliori citiamo Fiore, il sui stile è sempre quello dei tempi migliori, Rossitto, Felipe, De Agostini, Giannichedda, Calori, Miano, Fava, Cinello, Zamboni e il gol che ha dato la vittoria ai bianconeri è stato realizzato al 2’ della ripresa da Cinello lesto a mettere in rete da due passi una palla vagante dopo una conclusione dalla destra di Bertotto. Gli atleti in maglia turchese (erano in dieci), hanno reagito, Fava, Rossitto le hanno provate tutte trovando in Zamboni un difensore insuperabile. Poi a 1’ della fine ecco che Rossitto si è procurato un rigore che lui stesso ha eseguito, il portiere ha deviato. Nel primo tempo per tre volte Fava ha avuto la palla per segnare, ma un po’ per indecisione, un po’ per sfortuna non è riuscito a concretizzare giuocate importanti come era solito fare dal 2003 al 2005 quando faceva parte della squadra bianconera allenata da Luciano Spalletti. Oltre ai citati giocatori sono scesi in campo Brini, Galparoli, Cattaneo, De Giorgis, Pradella, Tesser, Gerolin, Pellegrini, Cortiula.