​Vigilantes armati negli ospedali, un appalto da oltre nove milioni

Giovedì 27 Dicembre 2018
Vigilantes armati negli ospedali, un appalto da oltre nove milioni
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UDINE - Costerà oltre 9 milioni di euro la sicurezza nelle aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia. L'Egas (Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi) ha indetto la gara per l'appalto del servizio di vigilanza armata per le aziende del servizio sanitario regionale del Fvg, un contratto quadriennale per le guardie giurate che presteranno servizi nelle strutture sanitarie della regione per una spesa di 9.300.000 euro. Il servizio sarà assicurato sia all'interno delle strutture che nelle aree esterne con particolare attenzione ad accessi, androni e percorsi segnalati dagli enti come punti critici. L'obiettivo è assicurare la sicurezza delle persone, delle cose e degli impianti, prevenire  atti di sabotaggio, vandalismi e furti nonché intervenire prontamente in caso di danneggiamenti o problemi di ordine pubblico anche a seguito delle aggressioni registrare nel corso dell'anno ai danni degli operatori sanitari. L'ultima, in ordine di tempo, al Sert di Udine dove esattamente un mese fa i carabinieri sono dovuti intervenire per contenere un dissidio verificatosi fra gli operatori e alcuni utenti con la conseguente denuncia di un 52enne del posto, mentre un secondo episodio, sempre lo stesso giorno, ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine a causa del'aggressione subita da un infermiere da parte di un utente, un 41enne senza fissa dimora, poi deferito in stato di libertà per l'ipotesi di reato di lesioni personali. Da tempo gli Ordini dei medici del Fvg denunciano questi fatti e chiedono maggiore sicurezza per chi opera all'interno delle strutture, in particolare i pronto soccorso e gli ambulatori delle guardie mediche considerati luoghi particolarmente sensibili. Le aggressioni ai medici sono infatti un fenomeno in crescita che registra numeri preoccupanti: due operatori su tre nello svolgimento del proprio lavoro hanno subito un'aggressione violenta verbale o fisica, e di questi il 70% è donna. Dopo la sperimentazione partita nel Pordenonese che ha visto impegnato il corpo degli alpini per garantire la presenza negli ambulatori di guardia medica di volontari dell'Associazione alpini, anche con il ruolo di scorta ai camici bianchi nelle attività esterne, ora arriva un servizio di sicurezza più strutturato e presente in tutte le strutture. L'appalto prevede due forme di ronda, quella ispettiva diurna e notturna e quella veicolo montata. La ronda ispettiva comprende l'ispezione dei perimetri e la verifica di tracce che richiamano situazioni sospette o di pericolo, la verifica di accessi, infissi e serrature, chiavi, segni di forzature e l'intercettazione di soggetti eventualmente presenti o stazionanti senza autorizzazione o valida motivazione, con successivo accompagnamento volontario all'esterno. Il servizio di ronda notturno dovrà essere effettuato di norma tra le ore 22 e le ore 5 del giorno successivo. Il servizio di ronda veicolo montata prevede, invece, l'utilizzo di veicoli dotati di tutti i dispositivi di teleallarme satellitari necessari alla tempestiva comunicazione e segnalazione di situazioni di pericolo. Le guardie giurate sono chiamate inoltre a accendere e spegnere gli impianti di illuminazione e accertare situazioni anomale o di pericolo come focolai di incendi, fuoriuscite di gas e acqua, ascensori fuori uso e ancora apparecchiature in funzione in assenza di personale, con l'immediato coinvolgimento dei servizi di emergenza competenti. Negli ospedali sarà presente anche un servizio di piantonamento fisso con sistema di teleallarme per gestire a distanza i sistemi di allarmi anti intrusione.
Li.Za.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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