La sfida dei due chef: in bicicletta da Londra a Udine in 12 giorni

Venerdì 18 Marzo 2022
Alberto Dorigo e Marco Lubian

UDINE - Due chef giramondo, uno veneto e uno friulano, in viaggio da Londra a Udine, che per attraversare in 12 giorni (più 2 di riposo) i milletrecento chilometri che li separano dal Friuli (terra natale di uno dei due, udinese Doc), hanno scelto di mettere al lavoro le proprie gambe, pedalando attraverso diverse città europee come Parigi (che puntano a raggiungere in tre giorni), Troyes, Belfort, Basilea, Zurigo, Bolzano, per arrivare poi a Bassano del Grappa, Ponte della Priula e Udine.

Partenza (probabile) il 1. aprile, con l'obiettivo di «arrivare a destinazione entro Pasqua».


LA DECISIONE

Non è la prima volta che i due amici si mettono alla prova in una sfida a colpi di pedali. Come spiega Alberto Dorigo, 23 anni, di Ponte della Priula (Susegana) in provincia di Treviso, da quattro anni londinese d'adozione, che farà il viaggio con l'amico Marco Lubian di Udine, il loro legame (e la passione per la due ruote) si è rafforzato complice il lockdown («La bici è entrata in gioco così») e li ha portati, nell'ottobre del 2020 a muoversi sulle loro due ruote «sulle strade della Scozia per 4 giorni partendo da Edimburgo fino a Glasgow». Per entrambi il viaggio segnerà una svolta, anche nella loro vita. Dorigo prima di partire da Londra si licenzierà dal ristorante di proprietà russo-inglese in cui lavora come chef. «Questo viaggio sui pedali lo farò per piacere, ma anche per sfida personale, per diverse vicessitudini che abbiamo avuto in questi due anni. Vorremmo appoggiare un'associazione a cui mio padre teneva tantissimo, l'Ail. Mio papà, autotrasportatore, è venuto a mancare nel settembre del 2021 in un incidente. Correrò anche per lui tornando verso casa». Una volta rientrato, dopo un periodo con la sua famiglia, «tornerò a Londra a lavorare». L'idea è anche quella di pubblicare dei video su Youtube.


IL GEOMETRA UDINESE

Lubian, 26 anni ad aprile (farà il compleanno in viaggio), figlio di un'insegnante di ginnastica, Anna Cirio, e di papà Raffaello, tecnico delle affettatrici industriali, partito quasi quattro anni fa da Udine con in tasca il diploma da geometra conseguito all'istituto Marinoni, è fresco di rientro dalle Barbados, dove ha lavorato per tre mesi all'apertura di una nuova insegna di una nota catena di ristorazione. «Quando ho preso il diploma da geometra, mi sono fermato a Udine perché giocavo a basket con l'Ubc ed eravamo passati in C1. Poi, sono arrivato a Londra. Per mantenermi ho cominciato proprio facendo lo sguattero, pelando patate e pulendo spinaci e calamari. Pensavo di mollare dopo una settimana e invece...». Invece l'avventura è continuata. «Mi sono messo subito in gioco. C'era la sezione dei primi piatti dove lavorava Alberto che era il numero uno, ma tutti quelli che il capo gli accostava duravano una o due settimane e poi sparivano. Io sono andato dallo chef e gli ho detto: Se lei mi insegna, io le prometto che sto alle paste sei mesi. Invece, fra una cosa e l'altra al ristorante ci sono rimasto tre anni e mezzo». Con un upgrade mica da ridere. Le Barbados? «Il difficile è stato riuscire a motivare le persone. Hanno un'altra mentalità rispetto a Londra e anche al Friuli, dove o ti muovi o ti muovi».


LA SFIDA

La sfida in bici con Alberto? «L'idea di quest'avventura mi frullava in testa da troppo tempo. E poi adesso è il momento giusto. Non ho veramente un lavoro, non ho una casa visto che sono appena tornato dalle Barbados e mi sto facendo ospitare da Alberto. Anche lui questo mese finisce di lavorare... Tante coincidenze insieme. E poi penso che sarà una bella avventura. Il viaggio in Scozia che abbiamo fatto assieme è stata una delle vacanze più belle che abbia mai fatto». Nessuna paura per la fatica fisica? «No, sennò non partirei. A Udine mi fermerò per due settimane per stare un po' con i miei genitori. Poi torno a Londra. Dal 1. maggio devo scegliere dove andare a lavorare. Qui c'è sempre lavoro». L'idea è quella di conquistare l'ambito settled status: «Devi passare almeno 5 anni a Londra per ottenerlo. Questo status ti permette di stare fuori dall'Inghilterra più a lungo. Una volta che lo avrò ottenuto, a giugno del 2023, partirò di nuovo», dice lo chef con la valigia.
Camilla De Mori

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