REANA DEL ROJALE (Udine) - Velo Ok distrutti, spaccati e per la Befana svettano sul monumento in piazza a Reana. Agli automobilisti proprio non vanno giù queste colonnine di plastica arancioni di cui si stanno munendo sempre più comuni del Friuli per tentare di limitare la velocità delle auto in transito. Sono sistemi che, in realtà, pur lampeggiando, non fanno fotografie come gli autovelox. Ma chi è al volante li teme.
Sono dotati, e non sempre, di un semplice meccanismo che regista la velocità del mezzo che sta passando in quel momento sulla via. Vengono installati lungo le strade dove le vetture superano quasi sempre i limiti, lungo rettilinei e tratti critici, a rischio. Ma i poveri Velo Ok non hanno pace; non avendo un basamento molto solido, vengono spesso sradicati dalla piattaforma in cemento e poi buttati per terra, in genere in un campo.
Ma alcuni vengono anche fatti in mille pezzi, come qualche giorno fa a Qualso di Reana, o una decina di giorni fa a Farla di Majano. Qualcuno li apre, guarda quello che c'è dentro, spacca le lenti. C'è poi chi, invece di sradicarli o ridurli in pezzi, ci spruzza sopra della vernice spray nera, in corrispondenza dell'occhio di rilevamento. Un vero massacro. Questa mattina, sabato 6 gennaio, a Remugnano di Reana del Rojale, l'ennesimo atto vandalico con un Velo Ok che è stato staccato dal suo basamento e posizionato sul monumento al centro della rotonda.
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