Vandali e degrado nelle scuole, adesso chi rompe paga i danni: scatta la stretta. Il caso allo Stringher

Lunedì 20 Febbraio 2023 di Camilla De Mori
Lo Stringher a Udine

UDINE - «Adesso, chi spacca paga».

Giro di vite dell’Ente di decentramento regionale contro i vandalismi nelle scuole. Emblematico il caso dell’istituto Stringher di Udine, dove, in due anni, gli interventi «derivanti da incuria» hanno richiesto un esborso di oltre 103mila euro (per l’esattezza 103.361,99 euro), secondo i conti prospettati dal commissario dell’Edr di Udine e Pordenone, Augusto Viola, agli studenti, ai genitori e alla preside Monica Napoli.

«CASO LIMITE»

Viola parla di «un caso limite che però non può più essere tollerato, siccome passa sempre sotto silenzio e sembra che chi ha ragione siano sempre gli studenti. Ma va detto che c’è chi si diverte a sfondare le porte». «In questi due anni nell’istituto udinese abbiamo speso oltre 500mila euro, fra i vari interventi fatti. Di questi, più di 103mila derivano da incuria, ma anche da vandalismi da parte dei ragazzi. Ci sono dei comportamenti scorretti che hanno determinato dei danni. Ma è frutto di incuria anche la presenza di immondizie che causano la presenza di ratti (recentemente è stata disposta d’urgenza una disinfestazione ndr). Non tutto è attribuibile ai ragazzi». Un caso limite, che però d’ora in poi farà scuola per tutti. Da qui la scelta della tolleranza zero. «Adesso, chi spacca paga. Abbiamo detto che di fronte a danni causati da comportamenti scorretti dei ragazzi, le spese saranno addebitate alla scuola, che a sua volta si rivarrà nei confronti di chi ha causato quei danni».

RIFIUTI

«Non ci sono state segnalate situazioni di questo tipo in altri istituti a Udine. Nel Pordenonese, poi, non c’è questo problema: ci sono situazioni diverse, sono due mondi diversi - sostiene Viola -. Allo Stringher per la prima volta questa situazione si è presentata in modo così accentuato e abbiamo detto “basta”, perché si tratta di soldi pubblici». Il rappresentante d’istituto Leonardo Torossi, però, difende i suoi compagni: «Ci sono dei danneggiamenti che sono presenti da anni. Secondo l’Edr i topi sono attirati dai rifiuti, ma in consiglio d’istituto ci è stato detto che è la collinetta (un cumulo di terra che troneggia da quasi vent’anni dietro l’edificio dopo i lavori ndr) il nido dei topi. Mi è sembrato uno scarico di responsabilità». Gli stessi studenti, infatti, hanno sollecitato la riparazione di finestre, di tapparelle, «del controsoffitto di un’aula «in cui entra acqua piovana», dell’impianto audio, delle celle idranti, di alcuni servizi igienici, della recinzione sul retro (nella foto ndr). E lo Stringher è una delle scuole più recenti di Udine.
Ma come si fa a totalizzare oltre 103mila euro in due anni fra vandalismi e incuria? Nella lunga lista stilata per lo Stringher dall’Ente che ha sostituito le Province nella gestione degli immobili scolastici, si va dalla tinteggiatura di pareti di aule e parti comuni (quasi 66mila euro nel 2020) al «ripristino dei danni a porte e pareti al Marinoni» (il vicino istituto per geometri) nel 2021 (altri 1.718,98 euro), poi la manutenzione dei serramenti richiesta sia nel 2019 (per oltre 21mila euro) sia nel 2020 (per più di 11mila euro). Quindi l’Edr ha dovuto sostituire vetri sulla facciata nel 2021 e per la porta della scala di sicurezza sul lato est del secondo piano (questo è freschissimo e risale al 2023). Per capire la portata dei danni, basti pensare che, con poco più della somma spesa in due anni per interventi «derivati da incuria», l’Edr nella stessa scuola, nel 2022 è riuscito a installare dei dispositivi di sicurezza su 700 finestre per evitare che i serramenti pesanti potessero cadere in testa agli studenti (35.590 euro) e a mettere in sicurezza l’intero auditorium fra il 2021 e il 2022 (79.300 euro). 

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 10:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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