UDINE - È stato condannato a 4 mesi di reclusione Piero Giovanni Gnesutta, il 54enne colonnello dell'esercito, che pilotava l'ultraleggero che il 30 luglio del 2016 si schiantò pochi minuti dopo il decollo dall'aviosuperficie 'Al Casalè di Codroipo, nelle campagne di Camino al Tagliamento (Udine) e provocò la morte della madre Paola D'Aloisio di 71 anni.
Ora per lui c'è la condanna per l'ipotesi di reato di omicidio colposo - come riporta oggi l'Ansa - a conclusione del procedimento giudiziario della Procura di Udine. La pm Elena Torresin ha contestato la negligenza o l'imprudenza del colonnello anche se sono state riconosciute le circostanze attenuanti generiche con doppi benefici della sospensione condizionale della pena e della non menzione. La pubblica accusa aveva proposto una condanna ad un anno. Le indagini avevano confermato l'esistenza di un errore umano nella conduzione del velivolo. Gnesutta avrebbe chiuso i rubinetti dei serbatoi alari in cabina occludendo il passaggio del carburane sulla linea di aspirazione che alimentava la pompa meccanica. Una conclusione contestata del generale Alberto Moretti, l'ex comandante delle Frecce Tricolori secondo il quale «chiudendo i rubinetti del carburante durante il volo il motore non si spegne nei tempi indicati dall'apparecchio di registrazione dei parametri di volo. Nel procedimento il coniuge della donna e un altro figlio della vittima , tutti risarciti, si era costituito parte civile.