Mamma urcraina in fuga dalla guerra, prima baby profuga nasce nell'Ostetricia di Udine

Domenica 27 Marzo 2022 di Camilla De Mori
La mamma abbraccia la piccola Nicole

UDINE Si chiama Nicole la prima baby ucraina, figlia di una giovane mamma in fuga dalla guerra, che ha spalancato gli occhi sul mondo all’ospedale di Udine nelle primissime ore di ieri.

Un parto spontaneo, alle 2.34 di ieri mattina, ha regalato la vita a questo frugoletto di 3.600 grammi, subito finita in braccio alla sua mamma sotto lo sguardo innamorato della nonna. La sua nascita è stata parte di una lunga maratona di fiocchi rosa e azzurri che si sono concentrati nel reparto di Ostetricia del Santa Maria, che ha visto dal 24 marzo a ieri mattina 17 nascite, di cui 14 nel giro di sole 24 ore, fra venerdì mattina e le prime ore di ieri, come spiega la direttrice della Soc Clinica ostetrica e ginecologica di AsuFc Lorenza Driul. Un numero record destinato a crescere, visto che ieri mattina c’erano altre 5 partorienti in travaglio.

LA BABY PROFUGA
La prima figlia di una rifugiata ucraina a Udine ha sfoderato una salute di ferro, con «massimo Apgar (il risultato di una serie di controlli eseguiti sul neonato alla nascita per stabilire rapidamente un giudizio sulle sue condizioni attraverso alcuni parametri chiave ndr) alla nascita e anche massimo Ph», spiega Driul. Una grande gioia per la sua mamma, di 26 anni, al suo primo figlio, arrivata in Italia da Rivne in Ucraina dopo un viaggio lunghissimo attraverso la Polonia. 

IL MEDICO
Ad aiutare madre e bambina nel delicatissimo momento della nascita c’era il medico Elisa Rizzante, che dalle 20 di venerdì alle 8 di sabato ha assistito altre 4 partorienti (il suo collega nel pomeriggio aveva seguito 8 nascite). «Con questa giovane mamma c’era anche la suocera, che viveva già qui e parla italiano, che l’ha assistita durante tutto il parto. Il papà invece è rimasto in Ucraina. La ragazza era arrivata nel tardo pomeriggio in reparto. Il travaglio è insorto spontaneamente e ha partorito alle 2.34». Dopo un viaggio così estenuante in fuga dalla guerra, è stato «un bel parto: è andato tutto bene. È nata una bella bambina sana. La mamma era molto serena. Alla fine di tutto sono andata da lei e le ho fatto un sorriso e una carezza. C’era anche sua suocera. Mi ha guardato riconoscente», dice il medico che era di guardia, che nel suo turno ha seguito 5 parti fra cesarei e spontanei. Dopo le dimissioni dall’ospedale, sembra che la giovane ucraina dovrebbe andare in una casa di accoglienza nella zona di Codroipo.

IL RECORD
Diciassette parti in tre giorni, gran parte dei quali (14) concentrati in 24 ore, di cui 5 nella notte fra venerdì e sabato. Un numero da incorniciare per il reparto guidato da Driul, che ha voluto ringraziare «tutti i medici e le ostetriche della Clinica che hanno risolto anche emergenze importanti». Per ogni turno, fino a tre camici bianchi (al turnista e al “rinforzo” si aggiunge la stessa Driul «sempre reperibile») e 4 ostetriche. «Molte gravidanze erano complicate e ad alto rischio». Fra le neomamme anche una paziente positiva, una situazione a cui ormai nel reparto sono abituati. «Abbiamo sempre uno o due casi in area Covid, anche se fortunatamente non abbiamo mai più raggiunto le 14 partorienti contagiate di gennaio», chiarisce Driul. Sul record dei 17 parti in pochi giorni, la direttrice non ci ricama su: «I numeri vanno e vengono: in Ostetricia è un po’ così. Si passa da momenti di calma apparente a momenti di grande concentrazione di parti».

IL DIRETTORE
Parole di riconoscimento per i sanitari impegnati nella “maratona nascite” degli ultimi giorni sono arrivate anche dal direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, Denis Caporale: «Oltre al Covid che ha visto e vede impegnati l’Azienda con i suoi preziosissimi operatori sanitari ci sono “positività” di tipo diverso e questa è una delle tante. Un segnale positivo e di speranza. Ci vuole in questi momenti. Grazie naturalmente a tutti gli operatori per l’ulteriore “maratona”», ha detto.

Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 08:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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