Jeep e motociclette in gara sul greto ​del Tagliamento: «Ho visto tutto» /Foto

Mercoledì 30 Gennaio 2019 di Camilla De Mori
Jeep e motociclette in gara sul greto del Tagliamento: «Ho visto tutto»
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UDINE «I letti dei fiumi non devono diventare piste da Gran premio». Lo dice chiaro una lettrice, Raffaella Gherardelli, che vive a Mestre ma lavora a Venezia nella pubblica amministrazione, ancora sconvolta per «lo spettacolo raccapricciante» cui racconta di aver assistito domenica scorsa, sul greto del Tagliamento, «nel tratto da Varmo a Camino», in provincia di Udine. «Scorribande di suv, jeep, moto e 4x4 nell'alveo», riferisce Gherardelli, che ha anche confezionato un mini-dossier fotografico.



«Una jeep - racconta ha attraversato da sponda a sponda il fiume bloccandosi al centro, dove l'acqua è più alta e ha continuato a scaricare anidride carbonica nell'acqua fino a che un'altra jeep non è arrivata a tirarla fuori con il verricello». I cittadini che stavano passeggiando sul fiume «si sono visti sfrecciare una cinquantina» di fuoristrada «più altrettante moto a due metri di distanza», sostiene Gherardelli. Fra questi c'era anche lei.
 
IL RACCONTO«Io adoro passeggiare, soprattutto in mezzo alla natura, preferisco quello ad andare al centro commerciale di domenica. Passeggio in Veneto, ma spesso vengo anche in Friuli». Come ha fatto anche domenica, in una zona «non lontana dalla roggia di Belgrado». «La mattina, ho visto la prima jeep. Poi, dopo mangiato, sono tornata e mi sono imbattuta in queste jeep che facevano garette nell'alveo. Una carovana: saranno state una cinquantina - sostiene la lettrice -. Poi si sono aggiunte anche le moto. Mentre ero lì, saranno andate in panne almeno tre jeep: una l'ho fotografata. La persona che ha soccorso il mezzo parlava italiano». Uno spettacolo che ha un po' rovinato la sua uscita a tutta natura. «Sono rimasta un po' avvilita. Uno che va a passeggiare in riva ad un fiume non si aspetta di trovare una carovana di jeep che fanno una cosa del genere, sapendo che magari una macchina potrebbe perdere olio o benzina e sporcare l'ambiente. Oggi uno non può più dire: prendo un panino e vado sul fiume a godermi la natura. Ormai, è come essere in pieno centro. Finisce che uno rischia di prendersi lo stesso smog che respira in città». Uno sfregio alla bellezza del Friuli, secondo lei, «ma - sostiene - in Veneto è anche peggio». E lancia un appello: «Vorrei che, se possibile, la Regione mettesse un freno a questo fenomeno, prima che diventi virale. Non so se possano mettere dei controlli o dei varchi, ma sicuramente bisogna fare informazione, cominciando dalle scuole e dalle università», suggerisce.


LA REGIONEE la risposta dell'assessore regionale all'ambiente Stefano Zannier non si fa attendere: «I forestali stanno lavorando, stanno facendo tutte le attività di indagine necessarie». Perché, è evidente, quelli che sgarrano «bisogna prenderli quando ci sono». E da ciò nasce il comprensibile riserbo di Zannier, per non inficiare il lavoro di vigilanza. «Di questi problemi, purtroppo, ce ne sono ovunque, non solo a Varmo. Dove non sono le jeep e le auto, sono le moto. E non possono farlo, al di fuori della viabilità». Niente scorribande sul letto di un fiume, insomma: «Chi trasgredisce rischia sanzioni amministrative. Abbiamo ricevuto più segnalazioni. I forestali stanno vigilando in più punti sul Tagliamento, anche in altre aree. Purtroppo non è una cosa rara». A stigmatizzare l'episodio anche il sindaco di Varmo Sergio Michelin, che, però, sostiene di non aver «ricevuto segnalazioni ufficiali per il fatto di domenica»: «C'è il divieto di avvicinarsi al Tagliamento con mezzi motorizzati - ricorda -. Ogni tanto, però, qualcuno trasgredisce e va lo stesso a fare delle gimcane. È successo anche in passato, addirittura ci sono andati quando l'acqua era alta: in quel caso, erano degli austriaci».
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